Azionario Cina, l’outlook rimane solido grazie a temi strutturali positivi

“Nonostante l’incertezza a breve termine, in Cina sono in corso diversi temi di investimento strutturale potenti e positivi che, a nostro avviso, dovrebbero contribuire a mitigare le preoccupazioni degli investitori. Tra questi è incluso il trend dei consumatori emergenti, trainato dal continuo slancio dell’urbanizzazione e dalla crescita del reddito disponibile, potenziata dalle nuove tecnologie e infrastrutture. La Cina ha il vantaggio di poter fare un balzo in avanti rispetto al retaggio delle infrastrutture tradizionali, favorendo un livello di crescita molto più rapido attraverso piattaforme online in diversi settori”. Ne è convinto Rob Mumford, Investment Manager, team Emerging Markets Equity di Gam Investments. Ecco la sua visione.

In Cina attualmente il 10% della popolazione ha più di 65 anni. Questo dato è destinato ad aumentare al 20% nei prossimi due decenni. Riteniamo che una storica scarsa spesa e la mancanza di attenzione per la sanità (e le relative derivazioni) porterà probabilmente a una forte crescita futura, con enormi opportunità per una gamma di servizi e prodotti correlati, attraverso una serie di prodotti assicurativi innovativi nel campo della medicina, dei servizi, della salute e delle pensioni. Gli investimenti nelle energie rinnovabili sono un altro tema secolare di crescita. La crescita delle emissioni della Cina negli ultimi anni ha subito un brusco rallentamento, sostenuto da normative ambientali più severe e da un’attenzione agli investimenti green, compresi settori come le energie rinnovabili e le infrastrutture per i veicoli elettrici.

È vero che la Cina è stato il primo Paese a subire lo shock della diffusione del Covid-19 e ne sta guidando l’uscita, ma la ripresa è stata disomogenea e i rischi permangono, soprattutto per quanto riguarda l’occupazione. Di conseguenza, i responsabili politici cinesi durante le recenti “Due Sessioni” hanno annunciato un’ulteriore e significativa politica fiscale aggiuntiva per mitigare i rischi al ribasso. Le stime dello stimolo fiscale incrementato e definitivo per il 2020 sono pari al 12-14% del Pil, mentre per il resto dell’anno sono previsti tagli alle riserve e ai tassi d’interesse.

Storicamente, i cicli economici hanno portato ad un forte calo dell’utile per azione (Eps) in Cina dell’ordine del 15-20%. Ciò che è stato degno di nota negli ultimi tempi è il miglioramento della resilienza degli utili tra le aziende, nonostante un contesto difficile. Anche con l’enorme perturbazione data dal Covid-19, si prevede che l’indice Msci Cina rimarrà piatto nel 2020. Ciò è in netto contrasto con le precedenti flessioni storiche come nel 2015-2016 e riflette il fondamentale spostamento dell’economia verso un consumo interno sostenibile ed è anche il riflesso della significativa ponderazione del mercato azionario di titoli di consumo di alta qualità e a grande capitalizzazione, come Alibaba, Tencent e JD.com. Un altro punto chiave per quanto riguarda il miglioramento della qualità delle società quotate è lo sforzo concertato delle autorità di regolamentazione per migliorare la qualità della contabilità, della revisione e della governance, che ha compiuto passi positivi e si collega alle trattative con Msci per una maggiore inclusione dei mercati azionari e obbligazionari nazionali negli indici internazionali.

Le previsioni per la crescita del Pil cinese quest’anno sono a premio e anche guardando a una potenziale ripresa l’anno prossimo il Fondo Monetario Internazionale prevede che la Cina crescerà a un tasso doppio rispetto al resto del mondo. Ciò si riflette nel mercato azionario cinese, con previsioni di crescita degli utili per i prossimi anni a un premio significativo per il resto del mondo, mentre le valutazioni rimangono a sconto sempre per il resto del mondo.

Se permangono le sfide a breve termine, riteniamo che le prospettive per l’esposizione azionaria attiva della Cina rimangano forti, sostenute da una serie di temi strutturali positivi con i policymaker dietro le quinte con una significativa potenza di fuoco aggiuntiva per mitigare i rischi di ribasso. La crescita globale e la scarsità di rendimenti nell’attuale e probabile era post-virus Covid-19 rendono la Cina più attraente che mai, a nostro avviso.

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