Azionario, ecco i campioni della disruption rimasti fuori dai riflettori

A cura di Nabil Hanano, Associate Portfolio Manager Global Equity division e Jim Stillwagon, Portfolio Manager U.S. Equity di T. Rowe Price

In un contesto di grande incertezza come quello attuale, è più importante che mai individuare sui mercati azionari i “secular grower“, vale a dire le società che stanno facendo leva sulla tecnologia o per strappare quote di mercato ai competitor o addirittura per creare mercati del tutto nuovi, garantendosi una minore dipendenza dalla salute complessiva dell’economia.

Se da un lato molti dei “secular grower” più famosi hanno chiaramente beneficiato degli effetti del lockdown dovuto alla pandemia, altre società disruptive hanno dovuto “mettere in pausa” e rimandare la propria crescita. Crediamo che gli investitori dovrebbero ampliare il proprio orizzonte e cercare queste opportunità, guardando al di là delle piattaforme internet che hanno guidato il rally dei mercati negli ultimi mesi. A nostro avviso, infatti, molte di queste società a “crescita ritardata” dovrebbero ottenere ottime performance quando le economie globali riapriranno completamente. Ecco tre ambiti nei quali si concentrano alcuni dei player più interessanti.

1) Oltre i vaccini: innovatori trascurati nel settore sanitario

Sebbene la ricerca delle cure e del vaccino per il Covid-19 sia un ambito affascinante, non abbiamo una view del tutto positiva sul settore farmaceutico, per varie ragioni. Tra queste, siamo piuttosto scettici sul fatto che molte di queste società riusciranno effettivamente a monetizzare il vaccino per il coronavirus, almeno inizialmente.

Crediamo che un’area più interessante all’interno del comparto sia quella degli strumenti e servizi nel campo delle scienze della vita, caratterizzata da altrettanta innovazione ma da minori rischi normativi – ad esempio, la regolamentazione dei prezzi dei farmaci. Due segmenti particolarmente attraenti sono quello della diagnostica e del bioprocessing.

I test molecolari per individuare le infezioni di Covid-19 e i test sierologici degli anticorpi saranno probabilmente molto richiesti per un periodo più lungo di quanto ci si aspetta. Ad esempio, dottori e infermieri dovranno essere testati 2 o 3 volte a settimana. Un esempio di società attiva in questo mercato è l’italiana DiaSorin, che ha sviluppato un test sugli anticorpi contro le proteine spike – uno dei meccanismi usati dal coronavirus per impossessarsi delle cellule. Il test di DiaSorin sarà particolarmente utile per analizzare l’efficacia di molti vaccini in fase di sviluppo, che imitano proprio le proterine spike per provocare una risposta immunitaria nell’organismo.

Per quanto riguarda il bioprocessing, le medicine biologiche basate su proteine prodotte da cellule vive potrebbero presto rappresentare oltre il 50% dei farmaci in via di sviluppo. Le medicine biologiche però richiedono un processo di creazione più complesso rispetto a quelle tradizionali, che comprende l’uso di vasche molto grandi e costose, che devono essere pulite dopo ogni uso, con costi anche di centinaia di migliaia di dollari. La società tedesca Sartorius sta esplorando l’uso di contenitori usa-e-getta per rimpiazzare queste vasche, un sistema che ridurrebbe sia i costi sia i rischi di contaminazione.

2) L’importanza crescente della banda larga

Il desiderio e la necessità da parte dei consumatori di stare a casa durante la pandemia ha favorito direttamente diverse società, generando cambiamenti nei loro modelli di business che potrebbero rivelarsi vincenti anche a crisi conclusa. Ad esempio, il bisogno di avere una connessione a internet veloce per chi si è trovato a lavorare, studiare e intrattenersi da casa ha messo in evidenza l’importanza della banda larga. Ciò potrebbe aiutare i fornitori di connessione via cavo a banda larga a sottrarre quote di mercato alle reti Adsl e allo stesso consentire loro di offrire ai clienti esistenti velocità di connessione più elevate, ovviamente a costi maggiori.

Netflix ha beneficiato del lockdown e molti hanno ipotizzato che il passaggio dalla televisione tradizionale ai servizi di streaming sia stato accelerato dalla pandemia. Anche questa evoluzione potrebbe andare a favore dei fornitori di connessione via cavo a banda larga. Netflix, Hulu, Espn e altri servizi di streaming potrebbero pagare a società come Charter Communications delle commissioni per l’acquisizione di nuovi utenti, invertendo l’attuale flusso dei pagamenti per i contenuti.

3) Il 5G è stato immune alla crisi

Stiamo monitorando con attenzione anche le opportunità legate allo sviluppo delle reti cellulari 5G, che è proseguito nonostante la pandemia. Tra i principali beneficiari vi saranno sicuramente le società di torri di telecomunicazione. In particolare, T-Mobile e Dish hanno investito significativamente in questo ambito e dovranno acquistare traffico sulle torri per far fruttare questi investimenti.

Il 5G dovrebbe anche spingere un ciclo positivo nel settore degli smartphone verso la fine del prossimo anno. I nuovi standard richiedono cambiamenti significativi nella struttura interna dei cellulari. Apple ad esempio sta investendo molto nell’automatizzazione delle fabbriche per essere in grado di produrre iPhone compatibili con il 5G, a beneficio anche di molti dei propri fornitori.

In conclusione, i mercati rimarranno probabilmente molto volatili nei prossimi mesi, ma eventuali sell-off possono offrire l’occasione di aggiornare il portafoglio per dare più spazio a queste opportunità, dal momento che farebbero diminuire le valutazioni delle società che riteniamo più attraenti.

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