Azionario Europa, focus su mid cap e settore bancario

A cura di Rupert Welchman, European Equities Fund Manager di Ubp

I principali mercati finanziari hanno iniziato il 2018 con un andamento incerto. L’attuale volatilità dei mercati azionari è un fenomeno globale. Questo inizio non semplice deve essere bilanciato con il fatto che l’indice MSCI World è aumentato in ciascuno degli ultimi sei anni. L’ultimo periodo ininterrotto di sei anni di aumenti annuali per questo indice è stato tra il 1980 e il 1986. Alcuni commentatori sosterrebbero che una battuta d’arresto era attesa da tempo.

Ora siamo a un punto di transizione. L’amministrazione statunitense è risolutamente in una fase di stretta monetaria e il suo deflusso misurato di liquidità si basa sull’ipotesi che l’economia americana sia ancora una volta forte abbastanza da potersi reggere sulle proprie gambe. Si tratta di una buona notizia che offre agli investitori la prospettiva di un ciclo economico esteso. Ma significa anche che i mercati dovranno fare i conti con un periodo di aggiustamento dai tassi reali negativi alla normalità, dopo quasi un decennio di sostegno artificiale.

Non sarà un percorso facile. C’è una forte correlazione storica tra i rendimenti obbligazionari più elevati e livelli più bassi dei mercati azionari. Siamo attualmente in questa fase, ma poiché veniamo da livelli così bassi (con rendimenti obbligazionari negativi), si tratta di un processo molto graduale con potenti contraccolpi.

Infine c’è la questione dell’Europa. Spesso considerata il grande malato sulla scena mondiale, l’Europa si sta riprendendo bene. La crescita economica è più ampiamente distribuita in tutta l’area, il sistema finanziario è a buon punto su un percorso di miglioramento e la fiducia è elevata. Molte delle azioni europee sono soggette a forti sconti rispetto agli stessi titoli internazionali, offrendo così all’investitore globale un’alternativa value alle azioni statunitensi.

Riteniamo, inoltre, che la volatilità continuerà a essere presente sui mercati durante questa fase prolungata di transizione dei tassi. Ciò potrebbe benissimo mettere un limite ai mercati azionari in concomitanza con il dispiegarsi degli effetti della normalizzazione. Si tratta tuttavia di un aggiustamento positivo che riflette il rafforzamento delle economie mondiali, il che significa che qualsiasi brusco calo dei mercati azionari potrebbe offrire opportunità di acquisto.

In questo contesto, continuiamo a concentrarci sui titoli delle mid cap, in grado di garantire una crescita dei ricavi sostenibile e margini interessanti. Siamo inoltre overweight sul settore bancario europeo, che continuerà a offrire maggiori credenziali di pagamento dei dividendi con il rafforzamento della domanda di prestiti, la riduzione dei crediti inesigibili e l’aumento dei tassi d’interesse.

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