Azionario globale, non solo Usa: Asia ed Europa al centro della scena

“I mercati azionari hanno ottenuto rendimenti straordinari nel 2020, ma il primo trimestre 2021 metterà sicuramente alla prova gli investitori, dato il ritorno di notizie incerte e contrastate. Le aspettative di ulteriori stimoli, insieme agli sviluppi positivi sul fronte del vaccino, avevano contribuito a supportare i mercati. Ora, tuttavia, nuove varianti del virus stanno facendo aumentare la pressione sui sistemi sanitari e sempre più Paesi stanno tornando in lockdown. Crediamo che ciò avrà ripercussioni economiche per molti e, come minimo, posticiperà parzialmente il rimbalzo dei fondamentali che gli investitori si aspettavano. Inoltre, bisogna considerare i cambiamenti politici: cosa significa la vittoria democratica negli Usa per le società e le politiche, soprattutto per quanto riguarda tassazione e rapporti Usa-Cina?”. E’ quanto sottolinea Scott Berg, gestore del fondo T. Rowe Price Funds Sicav – Global Growth Equity Fund di T. Rowe Price. Di seguito la sua previsione sull’azionario globale.

Guardando al resto del 2021, rimaniamo ottimisti sui potenziali rendimenti dell’azionario globale. Tuttavia, è probabile che la volatilità aumenti in parte, con una maggiore dispersione tra fattori, stili e settori. Per guadagnare in questo contesto, gli investitori dovranno essere più selettivi e attivi, assumendo talvolta un approccio contrarian.

Contesto condizionato dal Covid-19 a fasi alterne

Ci aspettiamo che le notizie sul Covid-19 continuino a condizionare i mercati a fasi alterne, talvolta in positivo e talvolta in negativo, come nell’ultima parte del 2020. Siamo convinti che i titoli growth, se acquistati al giusto prezzo, continueranno ad accumulare buoni rendimenti, ma il contesto fino a metà anno potrebbe far proseguire il trade di rotazione verso i titoli value, le small-cap e le azioni non statunitensi. Certamente, aumentare l’esposizione verso titoli con una certa sensibilità agli utili in questa fase del ciclo potrebbe dare i suoi frutti. Tuttavia, la selettività resta cruciale in un mondo determinato da esiti estremi.

Ulteriori notizie positive sui vaccini supporterebbero i settori più colpiti dalla pandemia, come viaggi, tempo libero, energia e finanza. In quest’ultimo comparto, ci concentriamo – più che sulle banche tradizionali – su aree come investment banking, assicurazioni e società di gestione: si tratta infatti di player che dovrebbero beneficiare di un contesto di tassi bassi.

Guardare al di là degli Usa per individuare nuove opportunità di alpha

Dato che l’azionario Usa ha ottenuto performance molto solide, stiamo monitorando altre aree alla ricerca di maggiore valore, in particolare l’Apac e l’Europa. Crediamo che l’Asia stia assumendo un ruolo sempre più centrale nel mondo: è l’area dove i mercati si stanno ampliando di più, le economie stanno crescendo più in fretta e stanno nascendo la maggior parte dei nuovi miliardari. In questo senso, è anche il luogo dove si possono trovare le occasioni più sottovalutate per gli investitori.

La ripresa della Cina dalla pandemia è in netto contrasto con quella dei mercati sviluppati. Il Paese probabilmente sarà uno dei pochi ad ottenere una crescita positiva nel 2020. Più in generale, sebbene il premium di crescita dei mercati emergenti sia in calo da molto tempo e gli utili nel complesso siano stati deludenti, molte delle economie emergenti continuano ad avere vantaggi di lungo periodo in termini di potenziali rendimenti generati per gli investitori. Al momento, i mercati che prediligiamo sono India, Indonesia, Filippine e Perù, con una forte convinzione anche su diverse posizioni nel settore dei consumi cinese.

Anche l’Europa è diventata più attraente. Pur non offrendo uno spettro di opportunità a crescita elevata pari agli Usa o alla Cina, vi sono diversi titoli orientati al cambiamento che stiamo monitorando con interesse, in un contesto che sembra in via di miglioramento, soprattutto a partire dalla primavera 2021. L’aspetto chiave per noi in questa fase del ciclo azionario è la capacità di un’azienda di far crescere i propri utili, un aspetto che resta il driver più importante per la performance dei titoli nel lungo termine.

In un contesto complesso occorre concentrarsi sui singoli titoli

Una preoccupazione per molti investitori è che i mercati azionari siano rimbalzati troppo e troppo in fretta, soprattutto se si considera la concentrazione dei rendimenti. Ciò potrebbe effettivamente creare eccessivo entusiasmo se le buone notizie proseguissero ininterrotte. La nostra view, tuttavia, è che – sebbene le valutazioni includano un premium in termini assoluti – ci troviamo comunque in un mondo di stimoli monetari e fiscali senza precedenti, che sono favorevoli per gli asset rischiosi. Per questo motivo, crediamo che le valutazioni non siano estreme e che i mercati azionari continueranno a offrire opportunità, soprattutto se paragonati ad altre asset class.

D’altra parte, le condizioni attuali sono particolarmente favorevoli per la selezione dei titoli. Il 2021 verrà probabilmente attraversato da ondate di volatilità, soprattutto se il contesto peggiorerà prima di migliorare, e vi saranno sicuramente dati che innescheranno momenti di pessimismo nei prossimi mesi.

Vi sono anche preoccupazioni sul fatto che non vi siano vere ragioni per giustificare un mercato azionario “toro” a livello fondamentale. Tuttavia, questo sguardo complessivo “top-down” sul mondo non tiene conto della ricchezza di opportunità che stiamo riscontrando a livello dei singoli titoli, soprattutto tra quelli growth che beneficiano dei cambiamenti sociali ed economici in corso.
In ultima analisi, un contesto di dispersione delle valutazioni e dei risultati aziendali è favorevole per gli investitori attivi, offrendo una grande varietà di opportunità da sfruttare caso per caso.

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