Azioni, cautela su Europa e Italia

A cura di Anima Sgr
Europa: in sovrappeso i titoli difensivi. In generale i mercati azionari hanno registrato la migliore performance mensile da gennaio, grazie al contributo arrivato da una stagione degli utili migliore delle aspettative: infatti, se i risultati societari rivelati dalla prima fase del periodo di pubblicazione venissero convalidati, il II trimestre si chiuderebbe con tassi di crescita degli utili
a doppia cifra in tutte le principali aree geografche e la percentuale di sorprese positive più alta da anni.

In particolare, il mercato azionario europeo ha mostrato un trend laterale, contraddistinto da una leggera diminuzione della volatilità rispetto al mese precedente. L’approccio rimane tatticamente cauto nel breve termine per le incertezze derivanti dalle recenti tensioni geopolitiche  e non si escludono possibili prese di proftto da parte degli investitori durante i mesi estivi. Per quanto riguarda il posizionamento settoriale, all’interno dei portafogli vengono ancora  privilegiati i titoli difensivi, che facciano riferimento a società caratterizzate da crescita degli utili e valutazioni appetibili.
Perciò la view è ancora positiva sul settore farmaceutico, così come sul comparto Energy, poiché riteniamo che le società energetiche possano essere favorite dal ribilancia mento tuttora in corso fra domanda e offerta sul mercato del greggio e dal consolidamento dei prezzi. La visione è ancora positiva anche sui titoli del settore Information Technology in quanto le società stanno registrando un trend positivo degli utili, accompagnato da una crescita strutturale.

Italia: sottopeso in vista dell’autunno “caldo”. L’allocazione sul mercato domestico si mantiene prudente con un posizionamento sottopesato, alla luce degli elementi di incertezza già ricordati e della perdita di direzionalità seguita alla correzione di maggio e giugno. La nascita del nuovo governo Conte, con un programma orientato alla riduzione delle tasse e all’aumento del welfare, ha alimentato i timori sul percorso di risanamento – fondamentale per garantire la sostenibilità del debito in vista del termine dell’era del QE della BCE – creando pressioni sui titoli di stato e sulle azioni specie quelle maggiormente esposte al mercato domestico. Il rischio è che si creino tensioni con i partner europei in merito alla situazione dei conti pubblici, con conseguente aumento dell’incertezza e della volatilità. Il vero banco di prova per ripristinare una concreta stabilità sarà rappresentato dall’iter di approvazione della legge di bilancio che vedrà impegnato il governo in autunno.

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