Banche centrali, quanto sarà solida la crescita?

a cura di Moneyfarm

Questa settimana si sono tenuti gli incontri dei vertici di tre delle quattro banche centrali. La Federal Reserve ha aumentato i tassi di interesse, facendo un ulteriore passo in avanti in quello che è il percorso di uscita dalla politica espansiva che ha segnato il periodo che ha seguito la crisi del 2008. La Yellen ha accompagnato l’annuncio con un discorso dai toni conservativi, fornendo ulteriori informazioni sulla dieta che applicherà al bilancio della banca centrale nei prossimi mesi. A fronte della stretta monetaria, che procede secondo le previsioni, l’economia americana produce segnali contrastanti. Questa settimana l’inflazione core ha poi deluso le aspettative attestandosi all’1,7%.

La Bank of England non ha invece annunciato variazioni alla sua politica, ma la decisione è stata presa con una maggioranza minore di quella dell’ultima volta (5-3 contro 7-1). Il segnale di un cambio d’umore, se non decisivo, ha colto i mercati di sorpresa perché l’economia nel Regno Unito mostra segni di rallentamento – e la Sterlina si è rafforzata di conseguenza. L’inflazione è in accelerazione, sospinta dall’indebolimento che la valuta britannica ha avuto dopo la Brexit, e corre più veloce della crescita dei salari. Questo crea un dilemma in capo alla Banca Centrale: è giusto alzare i tassi nonostante i segnali di rallentamento dell’economia?

La Banca del Giappone non ha annunciato nuove mosse e ha confermato la sua decisione di tenere il valore dei bond governativi a 10 anni vicino allo 0.

Il dubbio che in generale aleggia tra i banchieri centrali è quanto robusta potrà essere la crescita globale nel prossimo futuro. I segnali positivi si accavallano con segnali di rallentamento che pongono qualche dubbio sugli effetti che le strette monetarie potrebbero avere sull’economia reale. Non è tanto in dubbio il fatto che la fase espansiva stia per volgere al termine, ma la vera domanda riguarda le tempistiche di questo processo.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!