I flussi legati al mercato europeo degli Etf hanno subito una battuta d’arresto a maggio. La raccolta netta mensile di nuovi capitali si è attestata a 47 milioni di euro, a fronte di una media di 8,1 miliardi di euro nei primi quattro mesi del 2015. Le masse in gestione totali sono aumentate del 22% rispetto alla fine del 2014, attestandosi a 444 miliardi, compreso il notevole contributo della performance di mercato (+14,1%*). I flussi relativi agli Etf azionari hanno registrato una lieve ripresa, mentre quelli degli Etf obbligazionari sono stati negativi per la prima volta in due anni in un contesto di tassi d’interesse sempre più volatili.
I flussi degli Etf azionari sono risaliti a 806 milioni, dopo aver perso 1,5 miliardi ad aprile. Ciò è soprattutto dovuto alla ripresa degli Etf europei con una raccolta netta mensile di 527 milioni. Gli Etf regionali opei hanno registrato afflussi pari a 895 milioni. A livello di singoli Paesi, la Germania ha attirato la maggior parte degli afflussi ( 954 milioni), mentre questi sono stati negativi per il Regno Unito in seguito alle elezioni (- 629 milioni). Gli Etf azionari statunitensi sono tornati a perdere terreno con deflussi pari a 507 milioni. Il trend favorevole dei flussi relativi agli Etf azionari giapponesi è proseguito, ma a un ritmo più lento, con una raccolta netta mensile di 345 milioni. I flussi degli Etf azionari sui mercati emergenti hanno raggiunto i massimi degli ultimi 10 mesi, a quota 702 milioni, concentrati in particolar modo su Etf broad based, dal momento che gli investitori stanno iniziando a incrementare la loro esposizione
Gli Etf fixed income hanno subito deflussi per la prima volta in due anni. Quasi tutte le categorie fixed income opee hanno risentito della correzione dei Bund di inizio maggio. Le strategie short hanno evidenziato flussi positivi pari a 123 milioni per il secondo mese consecutivo. Sul fronte opposto, i Titoli di Stato opei hanno subito deflussi (- 683 milioni), al pari dei Corporate Bond “investment grade”(- 442 milioni). Questo contesto più volatile ha favorito i fondi monetari, che hanno continuato a registrare flussi positivi pari a 292 milioni per il terzo mese consecutivo.
Gli afflussi verso gli Etf che permettono un’esposizione all’asset class commodity sono stati prossimi ai massimi di febbraio, a quota 207 milioni, e hanno interessato sia gli Etf globali, sia quelli sui metalli preziosi.