Bce, commenti di Draghi molto misurati

A cura di Timothy Graf, responsabile macro strategy per l’area EMEA di State Street Global Markets, Brendan Lardner, active fixed income portfolio manager di State Street Global Advisors, e Antoine Lesné, responsabile Strategia e Ricerca di SPDR ETFs per l’area EMEA
Graf: “Il Presidente Draghi è stato già abbastanza bravo nel far contenti i sostenitori di un euro rialzista riuscendo a non reagire alla recente forza della moneta. Sembra che la Banca Centrale, fin quando il livello di apprezzamento resta contenuto, voglia godersi la forza dell’euro originata dal successo della sua politica monetaria accomodante. Coloro che ritengono che l’euro sia salito un po’ troppo e troppo in fretta non dovrebbero essere troppo scontenti. Inoltre, è anche apparso chiaro che la BCE sarà più lenta nel ridurre la sua politica accomodante e il riferimento alla volatilità dell’euro conferma una chiara propensione al consensus sull’apprezzamento dell’euro. Due indicatori di inflazione da adesso fino al meeting dell’8 marzo saranno ampiamente osservati per ricavarne degli indizi per comprendere se la riduzione del QE possa effettivamente accelerare o meno”.
Lardner: “Oggi, la BCE ha fornito poche indicazioni nuove sulla fine del suo programma di acquisto di asset o su quando avverrà il primo rialzo dei tassi di interesse. Se da un lato sia l’attività che i dati dei sondaggi continuano a essere robusti, i trend dell’inflazione sottostante sono ancora contenuti. Alla luce di ciò, è più probabile che la BCE segnali al mercato un cambiamento della guidance durante il meeting di marzo, quando saranno disponibili nuove previsioni economiche. Mentre Draghi ha evidenziato il rischio insito nell’attuale volatilità della valuta, sembra che i suoi commenti di oggi non saranno sufficienti per provocare una netta inversione di rotta dello slancio dell’euro. Draghi ha minimizzato il fatto che alcune sezioni del Consiglio Direttivo abbiano posto degli interrogativi in merito alla necessità di proseguire con il programma di acquisto di asset oltre la fine di settembre ed è quindi probabile che il mercato debba aspettare un po’ di più prima che la BCE indichi qualsiasi cambiamento di rotta”.
Lesné: “La BCE vorrà vedere maggiore dinamismo nell’espansione economica e una chiara ripresa dell’inflazione (sia quella relativa ai prezzi e che ai salari) prima di adottare un atteggiamento da falco e cambiare rotta. Per adesso, la Banca Centrale continua ancora ad acquistare bond, anche se in minor quantità. La prima reazione è stata il rafforzamento della valuta anche se i commenti di Draghi sono stati molto misurati a fronte dei recenti segnali provenienti dagli Stati Uniti e delle svalutazioni competitive”.
 

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