Bce, l’inizio della fine del sostegno al mercato

La Bce ha confermato il ritmo degli acquisti mensili di asset da 80 miliardi di euro fino al prossimo marzo 2017 o oltre, se necessario. Nel meeting odierno Draghi ha poi affermato che adicembre disporrà dei dati per valutare eventuali nuove misure di stimolo e le strategie generali di politica monetaria per i prossimi mesi.

“L’orientamento della politica monetaria della BCE sembra sempre più neutrale – ha commentato Michael Metcalfe, Responsabile Globale Macro Strategy di State Street Global Markets – il conto alla rovescia per la fine del QE si sta avvicinando. Un prolungamento del programma di Quantitative Easing potrebbe essere ancora possibile nel mese di dicembre ma, in assenza di un rallentamento della crescita o di dati deludenti sull’inflazione, non assume lo stesso significato che gli avevamo attribuito l’estate scorsa. Anche se passerà molto tempo prima che venga avviata una politica monetaria restrittiva, come successo con la BoJ a settembre, questo è l’inizio della fine del sostegno della Banca Centrale al mercato dei titoli di Stato. Una circostanza che non lascerà indenni i sottoscrittori di obbligazioni governative dei paesi periferici, caratterizzati da un maggior livello di rischio, soprattutto tenendo in considerazione le turbolenze politiche che potrebbero verificarsi (o si sono già verificate) in alcuni paesi”.

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