Bce, tassi invariati. “Adeguamenti a dicembre”

Come da previsioni, la Banca Centrale Europea lascia invariati i tassi d’interesse: il tasso principale rimane fermo a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Lo ha comunicato la stessa Bce dopo la riunione di politica monetaria. Nell’attuale scenario “con rischi chiaramente al ribasso, valuteremo i dati inclusa la dinamica della pandemia, le prospettive di diffusione di un vaccino e gli sviluppi nel mercato dei cambi” e a dicembre, sulla base dei dati, la Bce “rivedrà i propri strumenti”.

“La risalita dei contagi presenta nuove sfide ai sistemi sanitari e alle prospettive di crescita” dell’economia europea, e “la ripresa sta perdendo slancio più rapidamente del previsto“. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, nella conferenza stampa seguita alla riunione del Consiglio direttivo dell’istituto centrale.

Il Consiglio direttivo – si legge in un comunicato della Bce – valuterà attentamente le informazioni che arrivano, inclusa la dinamica della pandemia, la prospettiva di diffusione di vaccini e gli sviluppi sul mercato dei cambi. Le nuove stime macroeconomiche della Bce, a dicembre, consentiranno una approfondita rivalutazione delle prospettive economiche sulla base delle quali il Consiglio direttivo ricalibrerà adeguatamente i suoi strumenti per rispondere alla situazione che si sta delineando.

Insomma, tutto rimandato a fine anno, quando ci sarà maggiore chiarezza sulla diffusione della pandemia e sui danni economici prodotti dalle misure messe in campo dai governi per tentare di arginarla. Nel frattempo, la Bce conferma gli acquisti di titoli pubblici (Pepp) da 1.350 miliardi “almeno fino a fine giugno 2021 e in ogni caso fino a quando non giudicherà che la fase di crisi del coronavirus è esaurita”. Confermati anche, fino a fine anno, i 20 miliardi al mese di acquisti tramite il rafforzamento da 120 miliardi di euro del vecchio programma App. La Bce punta anche sui nuovi maxi-prestiti Tltro-3, la cui prossima asta è il 9 novembre, definendoli “una attraente fonte di finanziamento per le banche a sostegno dei prestiti a famiglie e imprese”.

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