Biden vs. Trump, che cosa dicono i mercati finanziari

A cura di Sean Markowicz, Strategist, Research and Analytics di Schroders

A meno di una settimana di distanza dalle elezioni negli Usa, il fatto che Biden sia avanti nei sondaggi basterà a convincere gli investitori che Trump verrà sconfitto? Molti pensano di no. Dopotutto i sondaggi com’è noto hanno sbagliato quattro anni fa, quando Trump ha vinto su Hillary Clinton.

Per questo, c’è stato un crescente interesse verso modi alternativi per stimare il risultato delle elezioni e in molti stanno guardando ai mercati finanziari alla ricerca di segnali. Tuttavia, anche qui i segnali sono contrastanti.

Indipendentemente da chi vincerà, la storia ci insegna che, sul lungo termine, nessun partito politico è meglio o peggio per i mercati e gli investitori dovrebbero evitare di reagire di impulso subito dopo i risultati.

L’indicatore del mercato azionario vs. le quote delle scommesse elettorali

Il mercato azionario ha un lungo track record di previsioni corrette del risultato elettorale. Ogni volta che l’azionario Usa è stato in rialzo nei 3 mesi precedenti alle elezioni, il partito in carica ha vinto e viceversa.

Dal 1932 questa metodologia ha previsto correttamente il vincitore nell’86% dei casi, 19 volte nelle ultime 22. Quindi, con l’S&P 500 in rialzo del 4% circa da agosto, i mercati sembrano prezzare la vittoria di Trump.

Fino a metà settembre l’azionario Usa si è mosso sostanzialmente in linea con le quote di rielezione di Trump, misurate dai mercati delle scommesse elettorali. Il problema adesso è che questi due indicatori hanno iniziato a muoversi in direzioni opposte, come mostra la Figura 1.

Infatti, al 27 ottobre, le possibilità che Trump venisse rieletto erano solo al 35%. Quindi cosa sta succedendo? Come si possono riconciliare queste due misure?

Una possibile spiegazione è che il vantaggio di Biden nei sondaggi abbia ridotto le possibilità di un risultato contestato, che viene percepito come più negativo per l’azionario (almeno nel breve termine), rispetto ai timori di una maggiore tassazione e regolamentazione con una sua presidenza.

Inoltre, i prezzi delle azioni non indicano soltanto chi potrebbe vincere le elezioni, ma riflettono anche lo stato dell’economia, che si sta riprendendo dal crollo legato al Covid-19.

Un’altra possibilità è che i mercati delle scommesse abbiano espresso troppa fiducia in una vittoria schiacciante contro Trump: nel 2016 prevedevano l’80% di possibilità che Clinton vincesse.

Il “Biden trade” ha iniziato a sovraperformare

Anche se i mercati azionari potrebbero indicare una vittoria di Trump, sotto la superfice i segnali sono contrastanti: i titoli che secondo le aspettative dovrebbero beneficiare di una presidenza di Biden sono in rialzo da quando il suo vantaggio nei sondaggi è aumentato – ecco alcuni esempi.

Small vs. large cap: dall’inizio della pandemia, le small-cap Usa sono rimaste indietro rispetto alle large-cap, ma, da settembre, hanno sovraperformato del 4,4%, all’aumentare delle possibilità di una vittoria di Biden.

Una spiegazione è che gli analisti si aspettano un pacchetto fiscale più ampio con una presidenza Biden e anche una crescita economica potenzialmente maggiore. Tale scenario sarebbe di supporto per le small-cap, dato che sono più sensibili all’economia rispetto alle large-cap.

Azionario emergente vs. azionario Usa: l’azionario emergente ha sofferto molto a causa delle tensioni commerciali tra Usa e Cina, ma sotto un’Amministrazione di Biden gli analisti si aspettano minori tensioni.

Un miglioramento nelle relazioni internazionali avrebbe effetti positivi sugli scambi commerciali e supporterebbe l’azionario emergente, ed è possibile che gli investitori stiano prezzando tale scenario.

Value vs. growth: le azioni value hanno visto una battuta d’arresto quest’anno, con gli investitori che hanno cercato rifugio nei titoli tech in forte crescita. Tuttavia, dopo un importante sell-off per il tech a settembre, i titoli value hanno iniziato a riprendersi.

Molti investitori si aspettano che i Big Tech vedranno una regolamentazione molto più stringente con un Presidente Democratico.

Intanto, i titoli bancari, che rappresentano un’importante porzione degli indici value, dovrebbero beneficiare di un’economia più solida, soprattutto se accompagnata da tassi più alti. In realtà, la questione è che con Biden anche le banche dovrebbero subire una maggiore regolamentazione. Resta incerto se un fattore supererà l’altro.

Conclusioni

Quindi quale indicatore avrà ragione? Sfortunatamente, non abbiamo la sfera magica e con segnali così contrastanti, le elezioni potrebbero essere molto combattute.

Tuttavia, indipendentemente da chi vincerà, gli investitori dovrebbero evitare di prendere decisioni basate soltanto sul risultato elettorale. I presidenti non operano nel vuoto e ci sono molti altri fattori che possono influenzare i mercati, come ad esempio valutazioni, tassi di interesse e inflazione.

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