Bolli auto arretrati, ecco tutte le novità

Tempi duri per gli automobilisti che hanno un bollo auto arretrato: stando a quanto viene riportato all’interno del decreto fiscale collegato alla nuova legge di Stabilità 2017, infatti, i contribuenti che non verseranno il bollo auto non potranno effettuare la revisione del veicolo e, dunque, non potranno circolare con il proprio mezzo fino al momento in cui avranno regolarizzato la propria posizione nei confronti del Fisco.

Bollo auto: le novità del 2017

Si tratta, quella di cui sopra, di una delle tante iniziative che il governo ha voluto mettere in atto per poter cercare di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale, concentrandosi su uno degli oneri probabilmente più indigesti per le tasche dei cittadini italiani. E, considerata l’incidenza della novità, è possibile che effettivamente il livello di evasione del bollo auto sia destinato a diminuire, così come è avvenuto con un altro dei balzelli meno amati dagli italiani, il Canone Rai, nei confronti del quale il governo è intervenuto mediante l’addebito diretto in bolletta energetica, con la presunzione di possesso sulla base della titolarità di un’utenza elettrica.

In altri termini, la novità riguardante il pagamento del bollo auto prevede che gli uffici del Dipartimento dei Trasporti e i Centri di revisione controllino che i proprietari che stanno conducendo in revisione il veicolo abbiano correttamente pagato la tassa di proprietà e di circolazione del mezzo. Nell’ipotesi in cui da tali verifiche risulti che il proprietario non abbia pagato il bollo auto, sarà impedito lui di procedere alla revisione del mezzo e, di conseguenza, non potrà più circolare fino a quando non avrà adempiuto a tale obbligo di legge.

Bollo auto arretrato: come funziona la revisione?

Peraltro, la nuova norma prevede altresì che siano coloro che effettuano la revisione del veicolo ad accertarsi anche dell’avvenuto successivo pagamento del bollo auto, o del mancato rispetto della prescrizione, procedendo (o meno) alla revisione del mezzo. Come intuibile, nell’ipotesi in cui, invece, il proprietario del veicolo abbia sempre pagato regolarmente e non risulti avere bolli auto arretrati, non avrà alcun problema nel procedere congruamente con la revisione.

I dati dell’evasione del bollo in Italia

Per quanto concerne la vastità del fenomeno, i numeri sono davvero di rilevanza. In Piemonte sono 880 mila i bolli auto arretrati non pagati negli anni precedenti al 2014 e, secondo le principali stime, nel corso di quest’anno giungeranno ad almeno 300 mila le ingiunzioni di pagamento, per un valore complessivo di ben 200 milioni di euro. Estendendo tali numeri all’interno territorio nazionale, è intuibile comprendere quanto possa essere ampio e profondo l’impatto determinato da quanto precede. Vedremo dunque, nel corso dei prossimi mesi, che cosa accadrà nei confronti del bollo auto e del sistema delle revisioni, e se le novità introdotte serviranno effettivamente o meno a contenere il fenomeno dell’evasione della tassa auto, o se non fornirà il contributo che l’esecutivo ha pianificato.

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