Bond, le nuove emissioni governative e corporate sotto la lente

Trend sempre molto volatile sui mercati, dove l’alternanza di giornate positive e negative è una costante che ci accompagnerà ancora per molto tempo. In questa fase le banche centrali sono molto attente agli interventi, e gli annunci della Fed circa il piano di acquisto titoli, hanno spento rapidamente i timori legati ad una possibile recrudescenza del virus tra qualche mese, notizia che aveva depresso le borse con perdite percentualmente pesanti.

I nuovi bond governativi sotto la lente

Sul fronte governativo lo spread tra Btp e Bund si è attestato sotto i 180 punti, con il nostro benchmark decennale all’1,37% di rendimento. Diverse le novità annunciate dal Tesoro Italiano e che arrivano a distanza di pochi giorni dall’emissione del nuovo “benchmark” a 10 anni, il BTP con scadenza dicembre 2030 e cedola 1,65%, che ha riscosso ordini per 109 miliardi, a fronte di un’offerta di appena 14 miliardi.

ll BTP Futura verrà emesso dal 6 al 10 luglio prossimi e senza limiti, salvo la facoltà che il Tesoro si riserva, di chiudere il collocamento in anticipo, nel caso in cui fossero raggiunti gli obiettivi massimi della raccolta. La durata del bond sarà di 8-10 anni e verrà comunicata in data 19 giugno. I proventi dell’operazione verranno utilizzati dal governo per finanziare le spese legate all’emergenza Coronavirus. A differenza del BTP Italia, la cedola sarà fissa e non legata all’inflazione. Tuttavia, essa risulterà crescente negli anni e fino alla scadenza, secondo il meccanismo noto come “step-up”. Il livello dei tassi verrà comunicato il venerdì immediatamente precedente al collocamento, vale a dire in data 3 luglio. Il taglio minimo acquistabile sarà di 1.000 euro e multipli di 1.000 euro. Anche in questo caso, poi, il titolo potrà essere negoziato sul MoT di Borsa Italiana. Infine, un’altra novità sarà il premio fedeltà riconosciuto alla scadenza, che sarà non inferiore all’1% del capitale nominale investito e fino a un massimo del 3%, dipendendo dalla crescita del pil italiano. Quest’ultimo punto è la vera novità di questa prima emissione annunciata per luglio e che il Tesoro ha spiegato che potrebbe essere replicata per settembre o, comunque, dopo l’estate, l’aggancio alla crescita dell’economia italiana, per quanto non attraverso le cedole, bensì il premio fedeltà. Quest’ultimo viene riconosciuto, così come già avviene dal 2012 con il BTp Italia, a quanti abbiano sottoscritto il titolo in fase di collocamento e lo detengano fino alla scadenza. Dunque, più alto il tasso di crescita del pil, maggiore sarà il premio fedeltà, agganciando almeno parzialmente il rendimento alla dinamica economica. Non ci sarà alcuna sessione riservata agli investitori istituzionali, esclusi nei fatti dall’emissione, essendo l’obiettivo esplicito del Tesoro di attirare le famiglie. 

Il collocamento sindacato del nuovo bond “benchmark” a 10 anni della Grecia è andato molto bene, il Tesoro greco ha raccolto 3 miliardi di euro, registrando ordini per ben 16,5 miliardi, 5,5 volte superiori. Il rendimento lordo è risultato di 160 punti base sopra il tasso “mid-swap”, cioè dell’1,57%, circa 15 punti base in meno rispetto alle previsioni della “guidance”. La cedola è stata fissata all’1,55%. La scadenza del titolo è giugno 2030. Questa è stata la terza emissione di quest’anno a medio-lungo termine, dopo i 2,5 miliardi raccolti tramite il bond a 15 anni e con rendimento dell’1,88% e i 2 miliardi del bond a 7 anni e con rendimento del 2%. Poiché il governo si è prefisso come obiettivo una raccolta complessiva di 8 miliardi per quest’anno, considerata questa emissione, ha già incassato 7,5 miliardi, per cui resterebbe appena mezzo miliardo da mettere in cascina entro la fine dell’anno.

Si è chiuso il collocamento di un’obbligazione Climate Awareness Bond (CAB) con scadenza 15 novembre 2035 ed ammontare 1 miliardo di euro da parte della Banca Europea degli Investimenti (BEI). I proventi dell’obbligazione verranno utilizzati dalla BEI per progetti sostenibili riguardo cambiamenti climatici nell’Unione Europea. L’Isin del titolo è XS2194790262 con taglio minimo retail da mille euro con multipli di mille, il prezzo di collocamento è 99,80 con cedola annuale fissata a 0.01%.

I nuovi bond corporate sotto i riflettori

Apprezzamento dal mercato per il collocamento da parte di Intesa San Paolo di due obbligazioni subordinate della durata di sette anni, una a tasso fisso e una seconda a tasso variabile, destinate ai suoi clienti private e professionali. La scadenza è il 29 giugno 2027 per entrambe e la chiusura della raccolta era prevista per il 16 giugno. peculiarità di queste obbligazioni, infatti, è che non sono destinate al mercato primario, quindi agli investitori istituzionali, ma alla clientela del private banking dell’istituto guidato dal ceo, Carlo Messina. In quanto titoli subordinati, quindi appartenenti alla categoria più rischiosa, il taglio minimo di entrata è di 250.000 euro, con multipli sempre di 250.000. Quanto al rendimento, il bond a tasso fisso (Isin IT0005412264) si colloca al 3,75%, mentre quello a tasso variabile (Isin IT0005412256) al 4,05% cui sommare l’Euribor a tre mesi. Essendo quest’ultimo negativo, il rendimento oggi è del 3,76%.

Anche Unicredit è tornata sul mercato obbligazionario e colloca un’emissione obbligazionaria 6NC5 senior preferred con scadenza giugno 2026. Si tratta di un’obbligazione senior peferred callable dopo 5 anni, quindi può essere richiamata nel 2025, ha un importo pari a 1.25 miliardi di euro e ha ottenuto un riscontro di mercato molto positivo da parte degli investitori con una richiesta superiore ai 2.5 miliardi di euro. Nel dettaglio il bond (Isin XS2190134184) paga una cedola fissa pari a 1.25% durante i primi cinque anni, rimborso alla pari il 16 giungo 2026 e prezzo di emissione pari a 99.563, equivalente a uno spread di 160 punti base rispetto al tasso swap a cinque anni rispetto al rendimento iniziale fissato a 185 punti base. Rating di Unicredit Baa1/BBB e lotto minimo 100mila euro con multipli di mille.

Bper ha raccolto sul mercato 500 miliardi di euro con l’emissione di un’obbligazione senior preferred di durata quinquennale, con scadenza nel luglio 20025, raccogliendo ordini che hanno superato il miliardo di richieste. Il prezzo di emissione  è pari a 99.57,   con un rendimento di 220 punti base sul tasso midswap rispetto alle  prime indicazioni di rendimento attorno ai 250 punti base in più sul midswap,  e cedola annua fissa dell’ 1.875%. Rating Ba3/BB,Iisin XS2190502323, taglio da 100mila euro con multipli di mille.  Si è riaperta dunque la finestra delle emissioni delle banche italiane dopo lo scoppio del Covid 19 che aveva bloccato l’attività.

Un successo l’emissione della compagnia energetica portoghese Galp Energia che ha collocato 500 milioni di euro sulla scadenza gennaio 2026. Il titolo (Isin ) è stato collocato a un rendimento del 2.048%, cedola annua fissa del 2% e prezzo di emissione pari a 99.754. L’obbligazione non ha rating ed è negoziabile per importi di 100mila euro con multipli di100milla.

Molte le emissioni anche di società italiane, Italgas ha collocato una nuova emissione senior con scadenza 24 giugno 2025 dell’importo di 500   milioni di euro con ordini finali superiori a 1.7 miliardi. Il nuovo bond è stato molto richiesto ed il rendimento è stato fissato a 72 punti base sul tasso midswap dopo le prime indicazioni in area 105. La cedola annua è dello 0.25% ed il prezzo di emissione è pari a 99.205. Il bond ha rating Baa2 /BBB+, con outlook stabile. Con questa emissione Italgas ottimizza il costo del debito. Isin XS2192431380  e taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille.

Snam cresce nel business del risparmio energetico e si finanzia collocando un’emissione obbligazionaria senior in euro sulla scadenza giugno 2030. Prime indicazioni di rendimento in area 115 punti base sulla curva midswap, poi riviste a 80 punti base. Ordini raccolti circa 1 miliardo di euro. Il titolo (Isin XS2190256706) paga una cedola fissa dello 0.75%,m prezzo di emissione 99.856 per un rendimento finale dello 0.765%. Rating BBB+ e lotto minimo 100mila euro con multipli di mille.

Il gruppo immobiliare Covivio ha concluso il collocamento di un bond da 500 milioni di euro, cedola dell’1.625% e scadenza 2030, con richieste pari a quasi 5 volte l’ammontare emesso. Rating BBB+. L’operazione è finalizzata al rifinanziamento dei prestiti in essere e, spiega la società immobiliare, rafforza il suo bilancio allungando la scadenza del debito, pari a 6,1 anni a fine 2019. Isin FR0013519279 e taglio 100mila euro con multipli di 100mila.

Illiad, società francese che opera nel campo delle telecomunicazioni, ha collocato 650 milioni di euro con un’obbligazione senior con scadenza 17 giugno 2026,  cedola annua fissa pari a 2.375% e  prezzo di emissioni 98.547, per un rendimento a scadenza del 2.64%. Il titolo (Isin FR0013518420) ha raccolto 1.9 miliardi di euro di ordini, il rendimento è così stato abbassato a 285 punti sulla curva midswap dai 320 punti iniziali. La società non ha rating e lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila.

Le nuove emissioni in dollari

L’Emirato di Abu Dhabi ha riaperto l’emissione di aprile, il cui bond suddiviso in tre tranche attrasse ordini per 6,3 volte superiori ai 7 miliardi di dollari offerti. E anche stavolta è stato un grande successo, perché a fronte dei 3 miliardi collocati, la domanda è risultata di 7 volte più alta, esitando rendimenti relativamente bassi, pur appetibili per gli investitori stranieri, i quali non a caso hanno inciso per il 98% delle richieste. La riapertura ha riguardato obbligazioni a 5, 10 e 30 anni. Nel dettaglio, sono stati ri-offerti: titoli con scadenza aprile 2025 e cedola 2,50% (ISIN: XS2125308085) per 1 miliardo di dollari; con scadenza aprile 2030 e cedola 3,1250% (ISIN: XS2125308168) per 1 miliardo di dollari; con scadenza aprile 2050 e cedola 3,8750% (ISIN: XS2125308242) per 1 miliardo di dollari. Le tre tranche hanno spuntato rendimenti rispettivamente a +135, +150 e +183 punti base sopra i Treasuries di pari durata. In effetti, sul mercato secondario i quinquennali offrono oggi un rendimento dell’1,69%, i decennali del 2,32% e i trentennali del 3,17%. Rispetto ai prezzi dell’emissione di aprile, hanno segnato rispettivamente +3,9%, +7,9% e +18,2%. Grosse variazioni positive, che si spiegano con il fatto che Abu Dhabi sia ormai l’unico emittente nella regione ad avere mantenuto la doppia “A” come rating sovrano.

Il Brasile ha emesso per la prima volta dal novembre scorso obbligazioni in dollari USA per 3,50 miliardi, suddivisi in due tranche a 5 e 10 anni. Nel dettaglio, il bond da 1,25 miliardi e con scadenza 6 giugno 2025 offre cedola 2,875% ed è stato prezzato a 99,425 centesimi, esitando un rendimento del 3%. Il bond da 2,25 miliardi e con scadenza 12 giugno 2030 offre cedola 3,875% e ha esitato un prezzo di 98,977 centesimi, pari a un rendimento annuo lordo del 4%. Rating BB-/Baa2, taglio minimo 200mila dollari con multipli di mille.

Il Guatemala ha emesso emesso obbligazioni di stato in dollari per complessivi 1,2 miliardi, attraverso due tranche: una è relativa al bond con scadenza giugno 2050 e cedola 6,125% (ISIN: USP5015VAJ54); l’altra è un Social Bond con scadenza nell’aprile 2032 e cedola 5,375% (ISIN: USP5015VAK28), i cui proventi verranno destinati alla prevenzione, al contenimento e alla lotta contro il Covid-19. Si è trattato della prima emissione legata alla pandemia per uno stato dell’America Centrale, anzi la prima in assoluto di tipo Social nell’area e nell’intera America Latina ad essere sprovvista di garanzia da parte di organizzazioni sovranazionali. L’importo collocato sul mercato è stato per la seconda di 500 milioni, invece di 700 milioni per la riapertura del trentennale, la cui prima emissione avvenne nel 2019.

Il colosso del cemento messicano Cemex ha emesso alla pari sul mercato nuove obbligazioni in dollari per 1 miliardo, nel corso della settimana scorsa. Il bond con scadenza giugno 2027 ha offerto una cedola del 7,375%, inferiore a quella immaginata poco prima del collocamento, quando si parlava di un rendimento in area 8%. Rating della società BB-, con outlook negativo. Isin USP2253TJP59 e taglio minimo 200mila dollari con multipli di mille.

Amazon centra un deal anche sul mercato obbligazionario. Il colosso delle vendite online ha emesso obbligazioni in dollari per un controvalore complessivo di 10 miliardi, registrando ordini per oltre tre volte superiori. Grazie all’abbondante domanda, ha potuto indebitarsi a rendimenti minimi record. L’emissione ha consistito in sei tranche, di cui la più corta da 1 miliardo e con scadenza a 3 anni. Il rendimento spuntato da questi titoli è stato di appena lo 0,40%, 20 punti base (0,20%) in più rispetto all’omologo Treasury. E’ stato così battuto il precedente record del 2012-2013, quando Apple, IBM e Walt Disney riuscirono a finanziarsi sui mercati a un rendimento dello 0,45%. Si consideri che solamente tre anni fa, la stessa Amazon dovette pagare l’1,9% per un’obbligazione triennale. Quanto alle altre tranche 1,25 miliardi sono stati raccolti a 5 anni e al rendimento dello 0,8%; 1,25 miliardi a 7 anni e all’1,20%; 2 miliardi a 10 anni e all’1,50%; 2,5 miliardi a 30 anni e al 2,50%; 2,5 miliardi a 40 anni e al 2,70%.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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