Bond, tornano i volumi e le nuove emissioni

Con questa settimana il periodo “leggero” estivo per i mercati si può considerare terminato, volumi di scambi e nuove emissioni sono ritornati con una certa costanza sui mercati finanzaiari.

Sono molti i fattori che hanno condizionato i corsi dei titoli, da un lato il simposio dei banchieri centrali a Jackson Hole, quest’anno in forma virtuale a causa del Covid, dove in particolare hanno pesato le parole di Jerome Powell, governatore della Fed, che rimane la guida per i mercati per capire quali saranno le prossime mosse, in una linea che manterrà un approccio più aggressivo possibile sino a che il ritorno a un trend di crescita e piena occupazione sarà non solo raggiunto, ma assicurato per un lungo periodo di tempo. Sul lato dei tassi ciò significa, nella corrente interpretazione dei mercati, “deposit rate” fermo allo zero per un lungo periodo.

In questo contesto, lo spread tra Btp e Bund decennale di riferimento è risalito sui massimi di periodo verso 150 con rendimento del benchmark Btp all’1,02% salvor poi ritornare sui livelli medi di periodo in area 0.97% con lo spread a quota 143.

Aste di fine mese con i Ctz, collocati per l’importo massimo offerto di 3 miliardi su oltre 4,6 di richieste, inoltre i Bot offerti per 7 miliardi sulla scadenza a sei mesi.

Un fattore positivo per i mercati azionari, soprattutto per il settore energetico, si è avuto con il rialzo dei prezzi del greggio, in picchiata per i consumi ridotti da febbraio a causa della pandemia mondiale. In questi giorni i produttori americani hanno sospeso la produzione nel Golfo del Messico con l’uragano Laura in arrivo al confine tra Texas e Louisiana. I tagli alla produzione nell’area sono pari al 90%, un livello che non si vedeva dagli uragani devastanti del 2005.

Le nuove obbligazioni corporate sotto i riflettori

Sul fronte corporate le offerte sono state molte e con nomi di primaria importanza.

In prima battuta molto interesse c’è stato per il ritorno di Banca Intesa sul mercato dei subordinati con un doppio tier 1; si tratta della prima emissione post fusione con Ubi Banca e del primo deal ibrido dallo scoppio della pandemia. Infatti Intesa aveva collocato un altro dual a fine febbrario con call a cinque e dieci anni, spuntando delle cedole rispettivamente del 3.75% (Codice Isin XS2124979753) e del 4.125% (Isin XS2124980256). Questi titoli mantennero i prezzi d’emissioni per pochi giorni e sullo scoppio della pandemia dopo un paio di settimane avevano visto i rendimenti salire in doppia cifra. Il miglioramento della situazione ha permesso ora un’offerta complessiva di 1.5 miliardi divisi in due titoli da 750 milioni. Per quello con la call al marzo 2028 la cedola è stata fissata al 5.5%, dopo un’iniziale guidance del 6%, ridotta per l’alto numero di richieste. Isin XS2223762381; taglio minimo da 205mila euro con multipli di mille e rating Ba3/BB-. Stessa size per quello con call ad 11 anni (Isin XS2223761813) e cedola del 5.875%, ridotta dal 6.5% iniziale. Nel grey market, ha performato meglio la scadenza più lunga salita oltre il prezzo d’emissione a 100, mentre quella più breve si è attestata più verso quota 99,50.

Scelta di perpetual subordinato anche da Vodafone con due miliardi complessivamente suddivisi in due tranche da un miliardo ciascuna. La più breve ha call nel 2026 (Isin XS2225157424) cedola del 2.625% e taglio da 100mila euro con multipli di mille. La cedola sale al 3% per il titolo con call nel 2030 Isin XS2225204010 ed anche per questa tranche il taglio minimo è 100mila euro con multipli di mille.

Per la società energetica austriaca Omv, con rating BBB, due subordinati in euro con taglio da 750 milioni per quello più breve con call nel 2026, cedola 2.5% (Isin XS2224439385), taglio minimo 100mila euro con multipli di 100mila. Si sale al 2.875% per quello con call nel 2029, emesso per 500 milioni, con Isin XS2224439971.

Buon successo per la Solvay uscita in questi giorni con un perpetual con prima call nel 2025 che è stato collocato per 500 milioni con cedola del 2.5%, taglio minimo 100mila euro con multipli di 100mila con rating BB+ ed Isin BE6324000858.

Nel finale della settimana è arrivata un’altra offerta perpetual dalla francese Total, che ha collocato un miliardo di euro con la prima call a dieci anni e cedola del 2%, ridotta dall’iniziale aspettativa del 2.375%. Isin del titolo XS2224632971 con taglio minimo di 100mila euro con multipli di mille e rating atteso A2/A-.

Tier 2 per la finlandese Sampo con rating Baa1/BBB+, con scadenza nel 2052 e prima call dal dodicesimo anno, con rendimento atteo a ms+260. Isin XS2226645278 e taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille.

Per il retail, offerta da tre miliardi per la tedesca Kfw, tripla A di rating per la garanzia statale, con scadenza decennale e rendimento ms-5; Isin DE000A289RK2.

La crisi del turismo e mobilità spinge le aziende del settore ad offrire alti rendimenti per invogliare gli investitori, come visto nelle scorse settimane dalla Carnival Cruise. In questa è toccato alla compagnia aerea di bandiera finlandese, Finnair, con 200 milioni perpetual con prima call nel 2023 che ha trovato interesse dei sottoscrittori per 200 milioni con cedola del 10.25%. Taglio minimo 100mila euro con multipli di 20mila e Isin FI4000441860.

In area dollaro, buon successo per il deal della Tencent Music, per un totale di 800 milioni su due tranche. La prima emessa per 300 milioni con scadenza nel 2025 ha cedola dell’1.375%, Isin US88034PAA75 e taglio minimo da 200mila dollari con multipli di mille; 500 milioni è l’offerta più lunga con scadenza 2030 e cedola del 2%, Isin US88034PAB58.

Tasso variabile US libor trimestrale +300 per l’offerta di Hyatt Hotels, che ha emesso 750 milioni con scadenza a due anni, rating Baa3/BBB-, Isin US448579AK81 con taglio minimo mille dollari con pultipli di mille.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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