Boom di raccolta per gli Etp su platino e argento

A cura di Etf Securities

Gli sviluppi ampiamente anticipati della scorsa settimana hanno generato modesti afflussi verso gli ETP su azioni, energia e metalli preziosi. Le riunioni delle banche centrali si sono praticamente concluse con un nulla di fatto. Mercoledì sera la Fed ha aumentato il suo tasso di riferimento di 25 pb, portandolo all’1,5%, con la prospettiva di procedere a ulteriori tre rialzi nel 2018. Nella stessa seduta il dollaro USA ha ceduto lo 0,7% per poi recuperare le perdite. In Europa, la speranza di una qualche schiarita sul futuro percorso di tapering del programma di quantitative easing della Banca centrale europea (BCE) ha deluso gli investitori. La BCE ha invece rafforzato le sue stime di crescita dell’Eurozona nel 2018, a indicare che l’inflazione è destinata ad aumentare ulteriormente e che l’istituto centrale europeo potrebbe essere chiamato ad agire in tempi più rapidi del previsto. “Nel Regno Unito, il governatore Carney della Bank of England non ha rivisto il suo tasso base nonostante il balzo di novembre dell’inflazione a quota 3,1%. Nel 2018 le previsioni economiche delle banche centrali indicano una robusta crescita e migliori condizioni del mercato del lavoro”, ha aggiunto Massimo Siano, Executive Director – Head of Southern Europe di ETF Securities.

La scorsa settimana gli ETP su platino e argento hanno raccolto un totale di 26 milioni di dollari, di cui 25 milioni di provenienti dai disinvestimenti negli ETP su ampi panieri e sul palladio. Gli investitori hanno collocato 14,4 milioni di dollari negli ETP sul platino per la prima volta da ottobre e 12 milioni di dollari negli ETP sull’argento per la quarta settimana consecutiva. Nell’ultima settimana il prezzo del platino è sceso dell’1,1%, a 882 dollari all’oncia, portando così il divario rispetto al palladio, a 146 dollari all’oncia, il livello massimo dal 2001. Peraltro, nello stesso periodo le quotazioni dell’argento sono salite dell’1%, chiudendo la settimana poco sotto i 16 dollari all’oncia, grazie ai prezzi dei metalli industriali di base che hanno continuato ad apprezzarsi. “Sia gli ETP su ampi panieri che quelli sul palladio hanno subito deflussi per rispettivi 20,1 e 5 milioni, a indicare una possibile riallocazione tattica negli ETP su singoli metalli preziosi che offrono opportunità più interessanti”, ha dichiarato Siano.

Raccolta netta positiva degli ETP sul petrolio per la prima volta da settembre, grazie all’aumento delle posizioni corte. Nell’ultima settimana gli ETP sul petrolio hanno realizzato una raccolta netta di 12,6 milioni di dollari, segnando il primo dato in crescita da settembre e il record settimanale di afflussi da luglio. Tali risultati sono ascrivibili agli investimenti di 23 milioni di dollarinegli ETP short sul petrolio, nonostante variazioni marginali delle quotazioni petrolifere della scorsa settimana. “Per contro, gli ETP long sul petrolio, hanno registrato deflussi per 10,1 milioni di dollari, a indicare che il rally sostenuto dall’OPEC si avvicina al picco massimo e che gli attori del mercato prevedono a breve una correzione dei prezzi. Per la produzione petrolifera USA gli ultimi dati indicano un’ulteriore crescita di 73.000 barili al giorno, a fronte di una flessione più accentuata del previsto delle scorte di greggio negli Stati Uniti”, ha proseguito Siano.

Le azioni tematiche continuano ad attrarre capitali e, in parallelo, gli investitori guardano con interesse crescente agli ETP sull’EuroSTOXX. “Nell’ultima settimana l’azionario tematico ha registrato un afflusso netto di 12,3 milioni di dollari, soprattutto nell’ETP sulla robotica (7,9 milioni di dollari). Positivi anche gli ETP sull’EuroSTOXX, grazie ad afflussi per 12,3 milioni di USD, mentre i negoziati sulla Brexit entrano nella seconda fase dopo un faticoso mese di discussioni poco produttive”, ha concluso Siano.

flussi etp

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