A cura di Massimo Siano, co-head Southern Europe distribution di WisdomTree
Non nutro grandi speranze su come verrà realizzata la Brexit. Qualsiasi notizia positiva sulla Brexit è comunque negativa per la sterlina. La valuta britannica si rafforzerebbe solo in caso di non uscita dall’UE ma ad oggi le probabilità sono scarse. La nota positiva è che Theresa May tiene ancora grazie alla fiducia dei Tory.
È indubbio però che il governo May rimanga comunque fragile, con un Primo Ministro che rischia di veder bocciato dal parlamento il proprio piano d’uscita a causa della forte opposizione interna al proprio partito: in quel caso la Gran Bretagna uscirebbe con un no deal, ipotesi non da escludere.
Ritardare il processo di uscita non è sufficiente a tenere la sterlina su livelli elevati ma forse renderebbe il GBP meno volatile di quanto non sarebbe a seguito di una hard Brexit. Il mercato comunque è pessimista, non a caso il cambio euro-sterlina è a 0,90 – uno dei rapporti più bassi dal 1990. Solo nel 2008-2009, a seguito del contagio della crisi dei subprime, la sterlina aveva raggiunto picchi un po’ più bassi contro l’euro.