Caos Brexit: rimbalzo per la sterlina?

A cura di Vincent Mivelaz analista di Swissquote 
 
Nonostante i dati trimestrali sulla disoccupazione risultino al livello più basso dal 1975 (4.20%), la sterlina continua la sua discesa contro le principali monete tra deludenti crescita dei salari e crescenti incertezze susseguenti al voto parlamentare di ieri. Invece, malgrado una maggioranza risicata (solo sei voti di differenza), il governo May è riuscito ad avere l’ultima parola su una proposta di legge che avrebbe richiesto al Regno Unito il tentativo di rinegoziazione di un accordo sull’unione doganale con la UE nell’eventualità che non venga raggiunta alcun’intesa entro il termine del  21 gennaio 2019, e che supporti la libera circolazione dei beni.
Il precedente voto su una proposta per rimanere all’interno del quadro normativo che disciplina il settore farmaceutico europeo ha subito un destino diverso poiché è passato grazie ad una maggioranza di quattro voti. Di conseguenza, la vittoria di misura contro i parlamentari sostenitori della soft-Brexit è un segnale evidente che Theresa May sta attraversando un momento di difficoltà a mantenere una maggioranza di simpatizzanti del suo piano Brexit all’interno del Parlamento. Pertanto, a causa dell’aumento dei sostenitori della soft-Brexit e ai crescenti interrogativi riguardanti la leadership del Primo Ministro britannico, sta crescendo il rischio di una sfiducia al governo May.
La Bank of England dovrà quindi attendere gli sviluppi circa gli orientamenti sull’uscita del Regno Unito dalla Ue prima di annunciare ulteriori rialzi dei tassi dopo il meeting del 2 agosto. In ogni caso, i recenti dati sul mercato del lavoro e soprattutto quelli sull’inflazione a giugno sembrano far prevedere un ulteriore manovra di politica monetaria restrittiva. Poiché il rialzo dei tassi il prossimo mese è già incorporato nei prezzi e i dati sull’inflazione rimarranno a supporto della sterlina, il cambio GBP/USD probabilmente beneficerà di una spinta lieve nel breve termine e che potrebbe anche esaurirsi presto a causa dell’aumento dei timori legato agli sviluppi politici. Il cable sta lentamente avvicinandosi ai livelli lasciati lo scorso novembre e compresi tra 1,3083 e 1,3070.

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