Capgemini: le nuove tecnologie accelerano la transizione energetica

Capgemini ha redatto un report sul mercato energetico “World Energy Market Observatory (WEMO)”, creato in partnership con i team dell’I4CE, De Pardieu Brocas Maffei e Vaasa ETT. Dallo studio emerge che i progressi compiuti nell’ambito delle tecnologie per la produzione di energia hanno favorito un’accelerazione verso la Transizione Energetica, mentre la crescita delle energie rinnovabili continua a destabilizzare sia i mercati dell’elettricità all’ingrosso che i maggiori player. Inoltre il report evidenzia un profondo cambiamento dei consumatori nell’utilizzo dell’energia, nei loro comportamenti ed aspettative.
Principali evidenze:

  • Nel 2016, gli investimenti globali sulle energie rinnovabili (escludendo le grandi risorse idroelettriche) sono scesi del 23%, a un valore pari a 241,6 miliardi di dollari, il più basso dal 2013, ma nello stesso periodo si è contraddistinto per un’installazione record di rinnovabili in tutto il mondo. Nel 2016, a livello globale, il 55% di tutta la capacità installata era rinnovabile. La percentuale di energia elettrica globale proveniente da fonti rinnovabili è passata dal 10,3% nel 2015 all’11,3% nel 2016.
  • Sono due i motivi principali per la diminuzione degli investimenti in rinnovabili. Il primo è il costo più basso delle spese in conto capitale per MW. Il secondo è un rallentamento notevole dei finanziamenti in Cina, Giappone e in alcuni mercati emergenti. Nel complesso, gli investimenti in energie rinnovabili nei paesi in via di sviluppo sono diminuiti del 30% a 116,6 miliardi di dollari, mentre quelli delle economie sviluppate sono scesi del 14% a 125 miliardi di dollari.
  • In Europa, nel 2016 gli investimenti in fonti rinnovabili si sono stabilizzati a 60 miliardi di dollari. I principali investimenti dell’anno sono stati realizzati per l’energia eolica (42 miliardi di dollari) e l’energia solare (10 miliardi di dollari).
  • I costi delle energie rinnovabili (eolico e solare) sono già diminuiti in modo significativo e dovrebbero continuare a farlo anche in futuro. Entro il 2025, il costo dell’energia elettrica (levelized cost of electricity – LCOE) proveniente da impianti eolici onshore dovrebbe diminuire del 26%, da impianti eolici offshore (attualmente molto più costosi di quelli onshore) dovrebbe diminuire di almeno il 35%, e da impianti solari fotovoltaici del 59%.
  • I costi dei sistemi di accumulo a batterie dovrebbero calare da $227/kWh nel 2016 a meno di $190/kWh nel 2020, e a meno di $100/kWh entro il 2030. Senza dubbio i prezzi di accumulo in calo e la diminuzione dei prezzi delle rinnovabili apriranno il cammino verso sistemi energetici più puliti.

 
Tre considerazioni chiave:

  • La rapida evoluzione delle tecnologie di produzione energetica rende inarrestabile la penetrazione delle energie rinnovabili, grazie ai vantaggi in termini di competitività e nonostante la conclusione del “conto energia” in Europa.
  • I consumatori che utilizzano le tecnologie Smart Energy spingono le aziende produttrici a fornire nuovi servizi energetici.
  • Le aziende tradizionali hanno intrapreso la via della trasformazione per effetto del pesante impatto della Transizione Energetica e delle mutevoli aspettative dei consumatori. È arrivato il momento di accelerare attraverso l’implementazione della Digital Transformation.

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