Cassa Lombarda: inizia una settimana volatile per i mercati

A cura dell’Advisory di Cassa Lombarda

La Bce, come da attese, ha lasciato invariati i tassi di interesse, segnalando che gli stessi si manterranno su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché le prospettive di inflazione non convergeranno su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2%. Confermati gli altri tools di politica monetaria, come il Qe, mentre è stata lanciata una revisione strategica, che verterà sull’obiettivo d’inflazione della banca, gli strumenti di politica monetaria disponibili e su altre considerazioni tra cui la stabilità finanziaria, l’occupazione e l’ambiente. Il processo, il secondo di questo genere intrapreso dall’istituto nei suoi 20 anni di storia, dovrebbe essere completato entro la fine del 2020.

Sul fronte commerciale il presidente Trump ha firmato un provvedimento per aumentare, a partire dall’8 febbraio, i dazi sui derivati di acciaio del 25% e del 10% quelli sui derivati dell’alluminio, e l’Europa non figura nella lista dei Paesi esentati. Per il Fmi l’economia globale dovrebbe crescere del 3,3% quest’anno e del 3,4% nel 2021, l’istituto ha tagliato le precedenti previsioni pari rispettivamente al 3,4% e al 3,6%.

Obbligazioni

Fitch ha alzato di un notch il rating sovrano della Grecia, portandolo da BB- a BB, con outlook positivo da stabile, livello non più visto da quanto il Paese entrò nell’era dei bailout nel 2010. Ben intonati gli assets considerati rifugio come i Treasuries Usa e i bond governativi giapponesi.

Azioni

I listini azionari internazionali hanno registrato una ottava in calo in scia all’aumentare della preoccupazione per la diffusione del coronavirus cinese, nonostante l’Oms non abbia ritenuto ancora classificarlo come “minaccia globale”. Penalizzati, in tutta Europa, i titoli del lusso, che sono mediamente esposti per il 30%- 35% al Paese asiatico, e male anche tutti i comparti legati ai viaggi. A Milano bene StM dopo la trimestrale e le buone prospettive per il 2020 e Poste Italiane in scia alla presentazione, a Londra durante l’Investor day, della nuova strategia sull’innovazione.

Valute e materie prime

I potenziali impatti del virus cinese hanno avuto ripercussioni sul prezzo del petrolio, in forte ribasso settimana scorsa. L’Opec e i suoi alleati hanno le capacità di rispondere a eventuali shock sul prezzo, anche se per il momento non ci sono stati effetti sulla domanda. Per Goldman Sachs la domanda globale di petrolio potrebbe diminuire di 260 mila barili al giorno, e far diminuire di almeno $3 dollari al barile le quotazioni, se il virus cinese non verrà presto isolato o confinato, ma l’impatto di breve temine potrebbe essere ben maggiore a causa dell’elevata incertezza. La Banca centrale di Norvegia ha lasciato i tassi invariati all’1,5%, segnalando come le probabilità di un intervento al rialzo sono maggiori di quelle per un taglio. In Svizzera la Banca centrale ha aperto la possibilità ad azioni per limitare l’apprezzamento del franco svizzero ritenuto ancora sopravvalutato contro Euro. In Canada la Banca centrale ha lasciato invariato, per la decima seduta consecutiva, il costo del denaro all’1,75% esprimendo maggiore preoccupazione per un’economia che ha rallentato più del previsto con la debolezza registrata a fine anno che si sta propagando nel 2020.

Outlook

I titoli di stato italiani dovrebbero beneficiare della vittoria del centrosinistra alle elezioni regionali in Emilia Romagna, che contribuisce a migliorare il sentiment e ad allontanare momentaneamente le preoccupazioni sulla tenuta del Governo Conte bis. La settimana è attesa essere piuttosto volatile per i mercati finanziari, in relazione alle preoccupazioni per il virus cinese, a fronte di un calendario macro e societario molto ricco. In Cina è stato deciso di estendere le festività del capodanno lunare, di 3 giorni, fino al 2 febbraio, mentre i mercati locali saranno chiusi fino a venerdì 31 gennaio.

Focus sulle decisioni delle banche centrali con La Fed e la Bank of England. La prima non è attesa modificare la sua attuale politica monetaria ma il focus sarà sulla conferenza stampa di Powell che fornirà anche un aggiornamento sulle condizioni del mercato monetario dopo le recenti operazioni straordinarie. In Inghilterra probabilità superiori al 50% che la Bank of England possa tagliare i tassi, le probabilità tuttavia si sono ridotte, dopo un picco superiore al 70% a metà gennaio, a fronte di indici Pmi superiori alle aspettative che dovrebbero anticipare una buona lettura del Pil. Venerdì prossimo 31 gennaio, oltre tre anni dopo aver votato la Brexit, il Regno Unito uscirà formalmente dall’Unione Europea anche se non è stato ancora definito il framework delle relazioni future.

A livello macroeconomico in Eurozona, e in alcuni Paesi membri tra cui l’Italia, saranno diffusi i dati di Pil del quarto trimestre e inflazione di gennaio. Negli Stati Uniti in arrivo i dati sugli ordini di beni durevoli, sull’immobiliare, sussidi di disoccupazione e sui consumi personali oltre giovedì alla prima stima del Pil del quarto trimestre con un consensus stabile a +2,1%.

In Cina giovedì saranno pubblicati gli indici Pmi di gennaio, ma è ancora troppo presto per vedere l’impatto negativo del virus sulla crescita economica. Sul fronte aziendale questa sarà la settimana delle trimestrali dei big del settore tecnologia come Apple, FaceBook, Amazon, Microsoft e Samsung oltre ai numeri di Tesla, Boeing, Caterpillar, 3M, GE, Pfizer, Amgen, Mastercard, AT&T, McDonald’s, Starbucks, Exxon Mobil e Chevron. In Europa pubblicheranno i risultati Sap, Deutsche Bank, Lvmh, Unilever, Royal Dutch Shell.

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