Caviglia (Cordusio SIM): “Privilegiamo i temi di investimento che sono più sostenuti dall’azione fiscale”

Per contrastare la recessione causata dalla pandemia sono stati adottati pacchetti fiscali senza precedenti. Si stima che nel 2020 l’azione fiscale globale sarà ancora maggiore, 10.000 miliardi di dollari a fronte di 8.000 miliardi, e più efficace dell’azione monetaria.

“La differenza sostanziale rispetto al recente passato è che ora le banche centrali sono più predisposte a finanziare i disavanzi fiscali, consentendo ai governi di offrire stimoli fiscali ingenti e diretti per sostenere i cittadini e le PMI colpiti dalla pandemia e creare i presupposti per la ripresa. Di conseguenza, privilegiamo quei temi di investimento che sono maggiormente sostenuti da una intensificata azione fiscale. Richiamiamo l’attenzione sul fatto che i principali pacchetti fiscali offerti per spianare la strada alla ripresa post-Covid sono incentrati su due settori principali: l’ambiente e la digitalizzazione“. Ad affermarlo è Alessandro Caviglia, Responsabile Investimenti di Cordusio SIM, che di seguito illustra nel dettaglio la propria view.

Insieme al farmaceutico sono questi, più delle attività legate all’economia reale, i settori che beneficeranno maggiormente dei prossimi cicli di spesa pubblica e daranno forma alla nuova era delle infrastrutture. In Europa, oltre agli stimoli fiscali del singolo Paese, un potenziale fattore di cambiamento è rappresentato dal lancio dello strumento europeo per la ripresa, o Next Generation EU.

Nel dettaglio, il Green Deal europeo costituisce il fulcro della strategia di ripresa dell’UE, attraverso:

  • Una massiccia ondata di rinnovamento degli edifici e delle infrastrutture e un’economia più circolare, che crei occupazione a livello locale;
  • Il lancio di progetti di energia rinnovabile, in particolare eolica e solare, e l’avvio di un’economia pulita dell’idrogeno;
  • Trasporti e logistica più ecologici, inclusa l’installazione di un milione di punti di ricarica per veicoli elettrici, e l’incentivo a spostarsi in treno e verso una mobilità verde nelle nostre città e regioni;
  • Il consolidamento del Just Transition Fund con l’obiettivo di sostenere la riqualificazione, aiutando le imprese a creare nuove opportunità economiche.

Mentre il passaggio all’era digitale è promosso attraverso:

  • Investimenti in una maggiore e migliore connettività, soprattutto nella rapida diffusione delle reti 5G;
  • Una presenza industriale e tecnologica più solida in settori strategici, quali l’intelligenza artificiale, la sicurezza informatica, il supercomputing e il cloud;
  • La costruzione di un’economia basata su “dati in tempo reale” come motore dell’innovazione e della creazione di occupazione;
  • Maggiore resilienza informatica.

Negli Stati Uniti, un’eventuale vittoria di Joe Biden alle prossime elezioni presidenziali aprirebbe la strada a una nuova era di investimenti per affrontare i cambiamenti climatici. Il candidato democratico, infatti, ha annunciato un Green New Deal “per garantire che gli Stati Uniti raggiungano l’obiettivo di un’economia energetica pulita al 100% ed emissione nette zero entro il 2050.

 

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