C’è ancora spazio per il bull market americano

A cura di Alexandra Walker-Ott, gestore del fondo Julius Baer Multistock US Value Stock
Sulla scia di una fase molto debole, durante la quale il mercato azionario statunitense ha perso circa il 10% nel giro di quattro giorni, l’indice MSCI USA e lo S&P 500 hanno registrato un calo di circa l’8% dall’inizio dell’anno (valori espressi in dollari aggiornati al 25 agosto). La forte perdita è stata generata dal nervosismo degli investitori in merito ad un possibile pericolo di atterraggio brusco dell’economia cinese. Negli scorsi mesi, il mercato ha già digerito un’altra caduta del prezzo delle materie prime, il ritorno di un dollaro forte e dati macroeconomici piuttosto contrastanti al di fuori del mercato immobiliare.
Guardando ai singoli settori all’interno del mercato a stelle e strisce, solo l’healthcare ha registrato un ritorno positivo da inizio anno, continuando a trarre vantaggio dall’incremento della fase di sperimentazione dei farmaci, dall’accelerazione nella crescita dei profitti e da un robusto ciclo di acquisizioni e fusioni (M&A). Il settore dei consumi discrezionali è il secondo ambito che ha performato meglio, con un ridotto ritorno negativo. La forte performance di qualche nome ad alta crescita o con multipli elevati come Netflix, Amazon, Under Armour e Starbucks ha controbilanciato la performance più debole in altre aree del settore.
In fondo alla lista dei settori in termini di performance, per quanto riguarda il mercato americano, troviamo energetici e materiali, con una perdita rispettivamente del 25% e 15% dall’inizio dell’anno. Gli energetici sono stati colpiti dal crollo del prezzo del petrolio tra le preoccupazioni per una domanda cinese più debole, l’elasticità della produzione di petrolio da scisto e la prospettiva che le sanzioni relative al petrolio iraniano vengano rimosse. I materiali hanno sofferto sulla scia della caduta del prezzo delle materie prime.
Guardando allo stile di investimento, l’approccio growth continua a performare meglio della strategia value dato che gli investitori sono disponibili a pagare per società in grado di produrre crescita in un contesto globale laddove essa è sempre più debole. A partire da maggio 2007, quando il rally di crescita è cominciato negli Stati Uniti, i titoli growth (+78%) hanno performato meglio di quelli value (+22%) di circa il 56% (dati aggiornati al 21 agosto).
Rimaniamo piuttosto prudenti considerato il livello di valutazioni ancora elevato, con un rapporto prezzo/utili di 17,3x per il 2015, a fronte di un contesto di differenziali di rendimento ancora in crescita e la prospettiva di un rialzo dei tassi d’interesse da parte della Fed. Tuttavia, quest’ultimo aspetto sta diventando sempre meno probabile nel breve periodo, data la maggior forza del dollaro, l’abbassamento del prezzo del petrolio e l’indebolimento della valuta cinese.
Dal nostro punto di vista, la Cina rappresenta un rischio da non sottovalutare. Nonostante il rallentamento dell’economia del gigante asiatico non sia certo una novità, i dati sempre più negativi hanno scatenato una significativa incertezza per quanto riguarda le previsioni di crescita globale nel breve periodo. Mentre l’esposizione diretta alla Cina delle società dell’indice S&P 500 è limitata a meno del 5% delle vendite, l’impatto potenziale non è stato ancora completamente scontato. Quindi, le società con una esposizione diretta alla Cina potrebbero essere molto a rischio qualora i dati continuassero a deludere.
In una prospettiva di più lungo periodo, riteniamo che la corsa del mercato ha ancora spazio per le seguenti ragioni: in primo luogo, la curva dei rendimenti che, seppur di recente si stia alquanto appiattendo, rimane ripida. In secondo luogo, il contesto di crescita più lenta, che è stato tipico dell’attuale bull market, è probabile conduca ad un ciclo aziendale più lungo. In terzo luogo, l’economia americana, oggi abulica, continua a crescere. E’ questo è particolarmente evidente per settori quali healthcare e IT laddove riteniamo che le attività di M&A giocheranno un ruolo più significativo.

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