Cerved resiste alle incertezze della Borsa

Nonostante il persistere delle tensioni che portano anche oggi le borse asiatiche ed europee a registrare nuove diffuse prese di profitto, il titolo Cerved (1,75 miliardi di capitalizzazione a Piazza Affari) potrebbe mettersi in luce grazie all’impressione positiva che analisti e investitori hanno ricavato dai conti preliminari del 2019 del gruppo, diffusi ieri ed apparsi superiori al consenso a livello di margini e contraddistinti da una solida crescita organica. Da ricordare che il bilancio dell’esercizio 2019 coi dati definitivi e completi sarà esaminato dal Cda del prossimo 13 marzo.

I dati sono comunque stati apprezzati, tra gli altri, da Kepler Cheuvreux che dopo l’ufficializzazione dei dati ha alzato le proprie stime di utili per azione 2019-2021 in media del 3% all’anno, sottolineando come il titolo tuttora tratti “su valutazioni basse”, portando il target price da 10 a 11 euro per azione, contro i 9,10 euro a cui risale stamane il titolo in avvio di giornata in borsa a Milano. Analizzando i dati 2019 preliminari diffusi, i ricavi consolidati di Cerved sono apparsi in crescita del 13,7% a 520,6 milioni di euro contro i 458,1 milioni dell’esercizio precedente (+7,9% su base organica) e contro attese di consenso attorno a 514 milioni.

L’Ebitda adjusted consolidato è aumentato dell’11,3% a 236,6 milioni, anche se il margine Ebitda adjusted del gruppo è calato al 45,4%, rispetto al 46,4% del 2018. Al 31 dicembre 2019 l’indebitamento finanziario netto di Cerved era calato a 549,5 milioni dai 591,1 milioni al 31 dicembre 2018. La voce include il pagamento di 96,8 milioni tra dividendi e acquisizioni, e beneficia di 40 milioni di indennizzo per la cessazione anticipata del contratto di servicing con Mps. Il rapporto tra indebitamento finanziario netto e Ebitda adjusted è così calato dalle 2,7 volte di fine 2018 a 2,3 volte a fine 2019.

Il consenso si attende inoltre un utile ante imposte di almeno 130 milioni di euro, ovvero un utile per azione di 57 centesimi che darebbe la possibilità di distribuire un dividendo di 32 centesimi per azione, pari a un dividend yield del 6,2% circa rispetto alle quotazioni correnti. Sul titolo i giudizi degli analisti fondamentali sono pertanto ampiamente positivi con 5 giudizi rialzisti (1 “buy” e 4 “outperform”) e solo 2 giudizi neutrali (“hold”). Decisamente favorevole appare anche l’impostazione tecnica: già ieri il titolo ha chiuso in deciso rialzo con volumi in crescita a conferma di un trend di brevissimo periodo fortemente positivo.

A breve il trend appare ancora neutrale, pur all’interno di un movimento rialzista di medio periodo, il che potrebbe rappresentare una fase di possibile accumulazione. La chiusura sopra la media mobile lenta fornisce un ulteriore segnale indicativo, mentre dallo Stocastico e dall’indicatore di forza relativa (Rsi) giungono semmai conferme della fase laterale di breve periodo. Con l’apertura al rialzo di stamane Cerved sembra volersi definitivamente allontanare dalla stop loss fissata a 8,94 euro e puntare al raggiungimento del target di 9,345-9,35 euro.

Prima di arrivare a tale obiettivo è tuttavia possibile un primo recupero a 9,26 euro, livello da cui transita una resistenza, ed eventualmente un secondo stop a ridosso dei 9,285 euro (altra resistenza). Se invece gli acquisti risultassero più consistenti anche in termini di volume è possibile una successiva estensione del rialzo in area 9,44-9,45 euro per azione. Al ribasso gli analisti indicano, in caso di superamento della stop loss già ricordata, ulteriori supporti prima a 8,80 euro e poi nell’ordine a 8,715-8,71, a 8,66 e a 8,555-8,55 euro per azione.

L’andamento di Cerved a Piazza Affari negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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