Cina, outlook di metà anno

A cura di George R. Hoguet, Global Investment Strategist, State Street Global Advisors
Dopo il declino del 32 per cento del mercato A share cinese dall’ 8 giugno all’ 8 luglio di quest’anno, e il calo dell’1,8 per cento del RMB dell’11 agosto, prevedere con sicurezza la traiettoria dell’economia cinese nella seconda metà del 2015 è difficile come determinare la corretta pronuncia del lago Chargoggagoggmanchauggagoggchaubunagungamaugg, un lago molto amato da canoisti nel Massachusetts occidentale, lo stato di origine di State Street Global Advisors.
Il consensus del 18 agosto 2015, come risulta dalla mediana di 11 stime di operatori su Bloomberg, sostiene che l’economia cinese crescerà ad un tasso annualizzato del 6,9 per cento nel secondo semestre del 2015, del 6,9 per cento per l’intero anno nel 2015, e del 6,7 per cento nel 2016. Ma il crollo del mercato azionario cinese, che a un certo punto ha cancellato 3.300 miliardi di dollari di valore di mercato, e il conseguente intervento massiccio dei policymakers cinesi per sostenere il mercato, hanno generato forti incertezze, e il mercato A share resta molto volatile. I rischi economici sono in una fase di ribasso.
Il contesto è inoltre reso più complesso dalle previsioni sulle procedure che la People’s Bank of China (PBOC) seguirà per passare a un regime di tasso di cambio variabile gestito. In particolare, interverrà per sostenere il RMB in caso di continua pressione sulle vendite? Nonostante il crollo dell’A share e le procedure di tasso cambio riviste, continuiamo a credere che l’economia cinese crescerà ad un tasso annualizzato di almeno il 6,25% nel secondo semestre del 2015.

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