Cina senza obiettivo di crescita del Pil

A cura di Kenneth Akintewe, Head of Asian Sovereign Debt di Aberdeen Standard Investments

Dato l’impatto della crisi sulle economie di tutto il mondo, non è forse una sorpresa che la Cina non abbia fissato un obiettivo di Pil. Gli obiettivi di crescita in un contesto senza precedenti come questo non hanno molto senso. In alcuni casi, le agenzie hanno faticato persino a raccogliere i dati. E gli esiti dei rischi e degli impatti legati alla Covid, compresa un’escalation delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti, sono ancora molto incerti.

Più significativo è lo spostamento dell’attenzione da stabilità finanziaria e riluttanza ad adottare stimoli adeguati – un tratto distintivo degli ultimi anni – verso una comunicazione dove l’aumento del deficit fiscale sarà superiore al 14% del Pil, paragonabile al pacchetto di stimolo del 2009.

La leadership cinese ha certamente a disposizione strumenti per sostenere e stimolare l’economia, più di quanto non facciano altri responsabili politici in tutto il mondo. Ma l’incognita è la misura in cui le misure monetarie e fiscali modereranno il rallentamento dell’attività economica.

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