Circle: l’analisi fondamentale di Websim

A cura di Websim

Circle è una PMI innovativa che opera nel settore della digitalizzazione portuale, della logistica intermodale ed è partner tecnologico del Porto di Genova. La società è quotata sul segmento Aim Italia di Borsa Italiana dal 26 ottobre 2018 a un prezzo di 2,40 euro.

Azionariato e portfolio

Il socio di maggioranza è Innotech, che possiede il 66,48% delle azioni. Seguono, a distanza, Capital Impresa, con il 4,89%, Ligurcapital, sempre con il 4,89%, e Alcalela con il 3,50%. Il mercato detiene il 20,24% delle azioni.

Nel portfolio di Circle si trovano alcune grandi imprese, come Ikea, Rete Stradali Aeroportuali, Fratelli Orsero, Noberasco, Slam, per citarne alcune.

Modello di business e strategia di crescita

La società è suddivisa in tre business unit, che ricalcano le attività svolte. La prima, denominata Innovative & Smart Supply chain, si rivolge ad aziende attive nel settore portuali, dei trasporti e della logistica.

La divisione Connecting Eu sostiene gli enti pubblici e le aziende private, identificando possibili opportunità di finanziamento e agevolando la loro partecipazione a progetti dell’Unione Europea.

L’unità Digital Multichannel Marketing offre servizi nell’ambito del digital marketing, mobile marketing, comunicazione digitale per i punti di distribuzione e social networking.

Circle punta a consolidarsi nel mercato attraverso una crescita per linee esterne, attuata tramite nuove acquisizioni. A questo proposito, va ricordato il memorandum, concluso a marzo 2019, relativo all’acquisizione della totalità di 2BM, azienda triestina specializzata nello sviluppo di software destinati al settore marittimo e portuale.

L’acquisizione permette a Circle di subentrare i nuovi segmenti del business, ampliando al contempo la propria rete commerciale. Infatti, 2BM include fra i suoi clienti varie agenzie, fra le quali si trova anche quella di uno dei tre più importanti armatori a livello internazionale. La società mira, nel corso del 2019, a concludere anche nuove joint venture.

Per il 2019, Cicle ritiene di poter replicare l’andamento positivo del 2018, e prevede un aumento del business nei Paesi dove già opera, come Portogallo, EU – Bruxelles, Marocco, Turchia, Romania, Bulgaria. A Bruxelles sarà anche potenziato l’ufficio “EU project consultancy”.

Tuttavia, l’obiettivo è anche quello di sbarcare in nuovi territori, come Serbia, Grecia, le aree del Mar Nero e del Medioriente.

Ultimi risultati di bilancio

Circle ha chiuso l’anno con un valore della produzione pari a 4,8 milioni di euro, in crescita del 18,3% su base annua (4 milioni al 31/12/2017). L’Ebitda si è attestato a 1,3 milioni di euro, presentando un incremento del 34,4% rispetto all’anno precedente (0,96 milioni alla fine del 2017). L’Ebit è stato pari a 0,78 milioni di euro, in rialzo rispetto ai 0,68 milioni del 2017. L’utile netto ha raggiunto la cifra di 621.402 euro, in rialzo del 17,4% (529.315 nel 2017). Al lordo degli investimenti IPO, l’utile netto rettificato ha evidenziato un rialzo del 42,4%.

La posizione finanziaria netta è attiva (cassa) e pari a 2,1 milioni (0,99 milioni nel 2017). Il patrimonio netto ammonta a 4,0 milioni (1,8 milioni nell’esercizio precedente).

Newsflow

Molto importante, per Circle, è il consolidamento dei rapporti con gli organismi europei. A questo proposito, all’inizio del 2019 ha stipulato due contratti con la Commissione Europea (DG MOVE), aggiudicandosi due tender, uno del valore di 136mila euro, l’altro del valore complessivo di 660mila euro.

La tecnologia Circle è stata anche scelta per due competence center del MISE e quale partner del progetto “Logistic Data Space”, che prevede un cofinanziamento di 146mila euro.

La società ha deliberato di sottoporre all’approvazione dell’assemblea dei soci un programma di acquisito di azioni proprie (Buy Back), fino ad un numero massimo di 300mila azioni ordinarie, pari a circa il 10% del capitale (211 mila euro).

L’operazione, che ha un periodo massimo di 18 mesi, ha la finalità di creare un magazzino titoli da utilizzare nell’ambito di operazioni straordinarie o del perseguimento dei piani della società.

Rating analisti

Dopo la pubblicazione dei risultati, Ir Top Research ha aumentato il target price, portandolo a 4,86 da 3,71 euro. Il prezzo implica un upside (potenziale di crescita) del 56%. Nello studio si sottolinea come la società stia trattando “ad un significativo sconto” rispetto alle imprese comparabili. I nuovi investimenti, superiori alle attese, potranno incrementare la crescita nel breve periodo.

Ir Top ha alzato al 21% dal 19% le stime sul tasso annuo di crescita composto. In rialzo anche la stima sull’Ebitda (+7%) e sull’utile per azione (+35%).

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