Condizioni di mercato non ottimali per gli investimenti alternativi

A cura di Tobias Merath, Head of Cross Asset and AI analysis, Credit Suisse
Un quadro difficile. Gli investimenti alternativi continuano a realizzare una performance contrastante. Mentre la performance degli hedge fund è stata solida fino ad ora, le commodity restano sotto pressione. Dopo un periodo di solida performance, anche l’immobilare quotato si è indebolito ultimamente. Le condizioni di mercato non sono ottimali in nessuna categoria, ma crediamo che gli hedge fund siano ancora quelli posizionati meglio tra gli investimenti alternativi.
Commodity: prosegue il sell-off, l’oro scende ancora Le commodity hanno proseguito il loro sell-off dal momento che continua a crescere l’eccesso di offerta, soprattutto nel mercato petrolifero. Le scorte di petrolio USA sono ai massimi storici e continuano ad aumentare, tanto più che la produzione di scisto negli Stati Uniti sta rallentando meno rapidamente del previsto. Questo spinge al rialzo i costi di carry e limita il potenziale di ripresa nonostante il fatto che il petrolio e molte altre commodity siano sottovalutati. I prezzi dell’oro recentemente hanno registrato una rottura al ribasso, spingendo a rivedere al ribasso gli indicatori tecnici di momentum. Insieme a fondamentali difficili sulla scorta di tassi d’inflazione bassi e del dollaro forte, crediamo che le prospettive per i prezzi dell’oro siano peggiorate. Crediamo che i prezzi rischino di diminuire e che l’oro sia destinato a realizzare risultati peggiori della media del mercato delle commodity.
Hedge fund: condizioni ancora non ottimali, ma migliori che in febbraio L’indice Credit Suisse Hedge Fund ha realizzato un solido 1,9% dall’inizio dell’anno. Il nostro barometro sugli hedge fund, che misura le condizioni generali del mercato per le strategie hedge fund, mostra che sebbene le condizioni siano migliorate grazie ai minori rischi sistemici e alla riduzione della volatilità, esse non sono ancora ottimali. Manteniamo quindi la nostra aspettativa prudente sui rendimenti del 2015, pari al 4–6% per gli hedge fund, e continuiamo a preferire gli stili tattico e fondamentale. Il primo dovrebbe beneficiare della crescente divergenza economica tra le regioni, mentre il secondo dovrebbe beneficiare di una maggiore flessibilità e della crescente dispersione azionaria.
Settore immobiliare: Prospettive neutrali dopo la recente debolezza Fino ad ora, i REIT hanno dimostrato una performance piuttosto deludente in questo mese di marzo, anche se sono ancora in territorio positivo dall’inizio dell’anno. Manteniamo le nostre previsioni neutrali per i REIT. L’aumento dei rendimenti obbligazionari potrebbe avere ripercussioni negative, e passeggere, per i REIT, ma fondamentali economici solidi giocano a loro favore e dovrebbero quindi compensare l’impatto negativo dei rendimenti. Continuiamo a privilegiare i REIT giapponesi, rimanendo prudenti invece sui fondi immobiliari svizzeri, che appaiono sempre più costosi.

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