Continua il rally a Wall Street nonostante le trimestrali

Gli accantonamenti per potenziali perdite su crediti hanno gravato enormemente sugli utili di JP Morgan e Wells Fargo, che hanno riportato utili per azione lontanissimi dal consensus (in questo caso alquanto privo di significato) ma soprattutto in calo rispettivamente del 67% e del 99%.

“Il settore bancario – fa notare Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners Sgr – è chiaramente in prima linea in questa crisi, e segli Usa, come Stato, si possono fare carico di parte delle perdite legate alla necessità di finanziare l’economia e non tagliare i fondi ad aziende messe di fronte ad un interruzione dei ricavi, fare profitti in questo contesto è tutto un altro paio di maniche”.

Nonostante questi dati Wall Street ha proseguito nella corsa al recupero segnando un ulteriore rialzo del 3% sullS&P 500 che sta disegnando un movimento a “V” il cui target ultimo è individuabile in area 3.250/3.400 punti.

“Questa performance spumeggiante – afferma Sersale – sembra aver fatto breccia nella mente degli analisti, con sempre più case che cambiano tono, prendendo in considerazione che la fase peggiore di questo bear market possa essere ormai alle spalle”.

“Il livello del sentiment di breve mi pare degnamente rappresentato da Tesla, che, dopo un +28% in tre sedute, favorito da upgrade eccellenti, è tornata sopra 700 dollari, a 300x i forward earnings, e con una capitalizzazione oltre due volte quella di Volkswagen. Un produttore di auto elettriche di segmento medio alto, nel bel mezzo di una grossa recessione, con petrolio a 20 dollari per barile”.

Un rialzo che si autoalimento insomma. Fino a quando durerà però non è dato a sapersi.

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