Continuare ad avere fiducia nelle prospettive dell’Europa?

Sebbene gli attuali timori sull’andamento della crescita globale non siano del tutto privi di fondamento, il team Macro di Exane BNP Paribas ritiene che il rallentamento in corso nei paesi emergenti avrà solo un modesto impatto sull’Eurozona come indica il recente andamento dell’indice Markit Composite PMI. In particolare, secondo i nostri economisti, il Vecchio Continente continuerà a registrare una crescita moderata e costante (1,4% nel 2015e e 1,7% nel 2016) grazie al calo del prezzo del petrolio, che permette un aumento del potere d’acquisto, e alla debolezza dell’euro, che incide positivamente sulle condizioni finanziarie.

Inoltre, il team Macro di Exane BNP Paribas è convinto che nei prossimi mesi la domanda domestica diventerà il principale driver dell’Eurozona mentre le esportazioni potrebbero, sulla scia della debolezza asiatica, registrare un calo.

La BCE aumenterà gli sforzi di easing monetario

Dato che la bassa crescita delle retribuzioni (eccezion fatta per la Germania) e il basso prezzo del petrolio dovrebbero rendere difficile il raggiungimento del target della BCE sull’inflazione del 2017 (1,7%), il team Macro di Exane BNP Paribas stima che l’Eurotower renderà ancora più espansiva la politica monetaria in Europa. Sebbene l’Istituto abbia già leggermente modificato il programma di quantitative easing, i nostri economisti si aspettano un annuncio in occasione della riunione di dicembre.

In realtà, il mercato, alla luce dei commenti di Draghi nell’ultima conferenza stampa, prezza già tale evento ma non vi è un consenso unanime su come si muoverà l’Istituto. Exane BNP Paribas ritiene possibile che la BCE possa prolungare l’orizzonte del quantitative easing, portandolo al Q1 2017 con conseguente aumento di asset acquistati per 300 miliardi di euro.

La BCE continuerà, dunque, ad essere un backstop sia per i mercati che per il contesto macro: qualora l’andamento delle condizioni finanziarie dovesse determinare un rialzo degli spread, l’Istituto non esiterebbe ad agire, secondo i nostri economisti, aumentando il ritmo degli asset acquistati o includendo nel programma nuove asset class.

Il rischio politico è il principale rischio domestico per l’Eurozona

Allo stadio attuale, il team Macro di Exane BNP Paribas identifica due rischi per l’Europa cioè un rallentamento della crescita superiore alle attese negli emergenti e la situazione politica dell’Eurozona con l’avvicinarsi delle elezioni spagnole indette per dicembre 2015.

Si tratta di un appuntamento elettorale che, alla luce della conclusione del sistema bipartitico nel paese, porterà ad un cambiamento nella penisola iberica. Sebbene la partita sia ancora aperta, secondo i nostri economisti, il risultato meno favorevole per i mercati sarebbe la formazione di un governo PSOE – Podemos.

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