Coronavirus, bollette sospese? L’impatto sulle utility

Come già indicato ieri, il governo sembra voler introdurre, nel pacchetto delle misure temporanee a sostegno dell’economia, anche la sospensione delle bollette dell’energia (il decreto 9/2020 parlava tuttavia anche di acqua e rifiuti). Secondo quanto riportato da QE, la sospensione sarà temporanea e dovrebbe riguardare solo le imprese e le partite Iva (esclusi quindi i clienti domestici). Le associazioni energetiche chiedono che la sospensione riguardi anche gli oneri di distrbuzione/trasmissione e la fiscalità, per non correre il rischio di destabilizzare gli operatori più piccoli.

Secondo il decreto 9/2020 la sospensione dovrebbe riguardare solo i termini di pagamento (quindi dovrebbe trattarsi più di “dilazione” di pagamento che di una sospensione), ma il punto non è chiaro dalle indicazioni di stampa. Secondo gli analisti di Equita, qualora si trattasse solo di dilazioni di pagamento l’impatto sarebbe trascurabile, solo in termini di working capital sul debito e limitatamente al periodo di dilazione; se invece si trattasse di una cancellazione, l’impatto sarebbe negativo anche sul conto economico ma di carattere temporaneo e limitatamente a imprese e partite Iva.

L’impatto (difficile da quantificare, considerata la mancata definizione del perimetro e delle regole di sospensione) vale per tutto il settore, sottolineano da Equita: Enel, A2A, Hera, Iren, Acea e, qualora toccasse anche le componenti di distribuzione/trasmissione, anche Ascopiave, Terna, Snam, Italgas. Meno esposte Erg e Falck Renewables che non hanno clienti retail ma solo generazione (con incentivo).

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