Coronavirus, ecco l’asset allocation risk-off di Ubp

“Alla luce del perdurante periodo di incertezza macroeconomico globale, negli ultimi 18 mesi abbiamo costruito un portafoglio sostanzialmente “risk-off”, gestito attivamente, per ammortizzare i rendimenti durante questo periodo di ribassi che tende a generare qualche timore”, afferma Norman Villamin, CIO Wealth Management di Union Bancaire Privée, che di seguito dettaglia la propria view.

Nell’ambito della nostra allocation risk-off, continuiamo a guardare con interesse ai Treasury Usa a lunga scadenza. Con la prospettiva di uno shock della domanda dovuto al virus e/o di un potenziale aumento delle tasse in caso di vittoria di Bernie Sanders alle presidenziali 2020, vediamo il rischio di un ulteriore calo a <1% sui titoli del tesoro USA a 10 anni, beneficiari a fronte di tali shock della domanda.

Anche le valute rifugio dovrebbero essere una parte fondamentale in un’asset allocation risk-off. In particolare, riteniamo che le posizioni in franchi svizzeri rispetto all’euro e in misura minore, rispetto al dollaro continuino a essere interessanti.

Sebbene continuiamo a credere che l’oro mantenga il suo valore a lungo termine di bene rifugio, il posizionamento unilaterale combinato con posizioni sottostanti a leva, suggerisce che come minimo la volatilità a breve termine potrebbe verificarsi prima che si possa realizzare un rialzo più significativo. Di conseguenza, l’esposizione all’oro potrebbe non offrire la stessa protezione risk-off nel breve termine. Invece, l’esplorazione di strategie con un’opzione in oro potrebbe offrire un’esposizione asimmetrica più adeguata nelle prossime settimane.

È ragionevole avere dubbi in merito alla politica monetaria della Federal Reserve o dalle altre Banche Centrali. Ciò è particolarmente vero dato il rischio di shock multipli della domanda.

Per controbilanciare questi aspetti, miriamo ad associare il nostro portafoglio “risk off” a una più ampia esposizione a risky asset, potenzialmente in grado di ammortizzare i ribassi, come osservato recentemente. Inoltre consentono agli investitori di mantenere posizioni su asset più rischiosi come le azioni, che offrono dei driver di rendimento in fasi di normalità, come si è visto per esempio alla fine del 2018.

In effetti, con il picco di volatilità degli ultimi giorni, le soluzioni azionarie strutturate asimmetriche dovrebbero contribuire ad ammortizzare i rischi al ribasso e consentono di cogliere recuperi anche temporanei, come si è visto all’inizio di febbraio.

Inoltre, con gli spread degli high yield USA che si mantengono al di sotto dei livelli osservati quando la Fed stava tagliando i tassi e riprendendo un’espansione del bilancio a fine del 2019, un modesto ampliamento degli spread potrebbe offrire nuove opportunità in questa asset class, come si è visto a fine gennaio, in previsione della ripresa di una politica monetaria accomodante della FED.

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