Lusso e coronavirus: utili a picco nel 2020. La speranza è il 2021

Il coronavirus continua, inevitabilmente, a catalizzare l’attenzione dei mercati. Dopo Goldman Sachs, anche gli analisti di Equita si sono soffermati sugli effetti scaturiti dalla diffusione del Covid-19 sul settore del lusso. E anche questa volta le notizie non sono positive.

Infatti, secondo quanto evidenziato da Equita, le previsioni sul fatturato di questo settore sono in media del -12% nel 2020, “con utili in calo di oltre il 40%”. Ovviamente, come tutti gli altri settori colpiti direttamente dal Covid-19, gli analisti dell’investment bank italiana ritengono che “i marchi con più forte posizionamento di mercato, più avanti sul fronte digitale, e con minore esposizione al turismo e alla clientela Europea/Americana vedranno una ripresa più rapida rispetto agli altri”.

Oltre a ciò, sempre analizzando le previsioni sul settore del lusso, Equita evidenzia che “in termini di marginalità saranno di supporto anche un`offerta di prodotti continuativi (invece che stagionali, più esposti a rischio invenduto) e una base costi relativamente stabile (a fronte invece di progetti di sviluppo che implicano un trascinamento di costi dal 2019)”.

Le previsioni sul settore lusso per il 2021

Nonostante un 2020 negativo, gli analisti di Equita ritengono che le previsioni sul settore del lusso per il 2021 siano positive, tant’è che viene definito “come un anno di ripresa, seppur con un contesto macro in deterioramento”. 

Infatti, prendendo a riferimento la crisi del 2009, “nel 2010 – evidenzia l’investment bank italiana, il fatturato dei peers quotati faceva segnare già una crescita del 12% rispetto ai livelli pre-crisi”. Anche se in questo caso rimangono più prudenti, gli analisti di Equita si aspettano che il fatturato dei players del settore lusso nel 2021 farà segnare un incremento dell’1% rispetto al 2019 e del 15% rispetto al 2020.

Gli utili tuttavia saranno ancora ridotti. “Ci aspettiamo – evidenzia Equita – che siano ancora del 7% in meno rispetto al 2019 (escludendo Tod’s). Ciò significa circa il 29% in meno rispetto allo scenario pre-coronavirus”. Inoltre, “sulle nostre nuove stime, per il settore lusso il prezzo utile stimato per il 2021 è 25,8 volte (leggermente al di sopra dei livelli di Gennaio che era di 24-25 volte)

Infine, concentrandosi più sulle aziende del lusso, gli analisti di Equita sottolineano che anche se il coronavirus e “la situazione di emergenza e incertezza, le valutazioni di settore non ci sembrano attraenti, vediamo comunque spazio per un approccio selettivo sui players di maggiore qualità e meglio posizionati in termini di appeal del marchio,digitale, esposizione alla clientela asiatica. 

Proprio per questo Moncler rimane nel portafoglio Italia mentre Kering sostituisce LVMH (che resta comunque un buy) nel portafoglio Europa. È coerente con questo scenario anche il downgrade di ieri su Salvatore Ferragamo.

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