Unicredit tra le sedute di martedì e mercoledì ha generato due segnali ribassisti con la violazione a quota 10,75 euro della media mobile a 50 giorni. Solo nell’ipotesi in cui il supporto statico di breve termine a quota 10,5 euro dovesse dimostrarsi valido, potremmo assistere ad un tentativo di inversione al rialzo. Sotto i 10,5 euro Unicredit perderà ancora terreno verso quota 10 euro e personalmente propendo per questa ulteriore flessione dei corsi, visto l’aumento dei volumi di scambio e l’ampia distanza dalla zona di ipervenduto, segnalando il tendenziale ribasso degli indicatori, a partire dall’Rsi a 14 periodi.

Fca si è riportato sopra quota 12 euro dopo la trimestrale presentata ieri. Cosa può dirci di questo titolo?

Fca ieri ha generato un segnale di recupero, ma resta graficamente inserito in un’ampia fascia di trading range compresa tra 11,15 e 12,8 euro. Solo oltre i 12,8 euro potremmo assistere ad un credibile e duraturo sviluppo di un uptrend, con obiettivi in zona 13,5/13,7 euro prima e in seguito oltre quota 14 euro. L’eventuale ritorno di Fca sotto il supporto di breve termine posto a quota 11,9 euro potrebbe favorire un ritracciamento verso 11,4 euro prima e 11,2/11,5 euro in un secondo momento.

Poste Italiane ha reagito molto bene alla diffusione dei conti del secondo trimestre. Qual è la sua view su questo titolo?  

Poste Italiane sembra aver ripreso quota e dal punto di vista tecnico ha confermato a 9,3 euro la tenuta della media mobile che sta fungendo anche da supporto dinamico ascendente.