Cosa può fare la Fed?

Dopo un avvio di settimana burrascoso, i mercati finanziari si stanno stabilizzando con la maggiorparte delle Borse europee che hanno preso un respiro di sollievo. “La decisione del Tesoro Usa di etichettare la Cina come un manipolatore di valuta non è sembrato in grado di smuovere un altro sell-off. La mancanza di misure punitive a corollario potrebbe spiegare la mancanza di una reazione”, afferma Arnaud Masset, analista di Swissquote, che di seguito dettaglia la propria view

A seguito di un intenso weekend, gli investitori si aspettano che la situazione possa calmarsi almeno nel breve termine: una stabilizzazione delle Borse su questi livelli ora sarebbe più che ragionevole. Le incertezze, infatti, riguardano soprattutto il medio termine poichè vi sono molte questioni rimaste in sospeso. Per prima cosa, questa escalation nella trade war renderà la Fed più incline a ridurre ulteriormente i tassi di interesse? Secondariamente, Donald Trump è pronto a marciare al galoppo su questo? Ciò che sembra chiaro, infatti, è solo che il Presidente degli Stati Uniti sta cercando di utilizzare quest’arma per forzare la Fed ad elargire maggiore liquidità poichè, anche se non siamo già arrivati a questo punto, la guerra commerciale prima o poi manifesterà i suoi effetti negativi non solo sull’America ma sull’intera economia globale. Dato che la Fed ha già un chiaro orientamento accomodante avendo tagliato i tassi già la scorsa settimana, crediamo sia solo una questione di tempo prima che metta nuovamente mano alle forbici.

La domanda diventa quindi non se la Fed taglierà ancora ma quale sarà il risultato finale?

Nuove riduzioni nel costo del denaro ed eventualmete un altro Quantitative Easing saranno sufficienti a sostenere le quotazioni del mercato azionario nel contesto di una crescita economica in rallentamento e di una situazione geopolitica sempre più tesa?

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