Cosa significa “Bolla Finanziaria”?

A cura di Daniele Bernardi, Ad Diaman Scf
Negli ultimi mesi si sente sempre più parlare di bolla finanziaria. A dire il vero alcuni anni fa si parlava di bolla sui mercati obbligazionari, ne parlavano i giornali, sia finanziari che non, ne parlavano le televisioni specializzate e i fantomatici macro economisti di tutto il mondo.
CONTROSENSO
E’ vero, è un controsenso in termini finanziari dover pagare per prestare i soldi a qualcuno, anche se è uno stato; stiamo vivendo un assurdo mai successo nel mondo dei mercati finanziari, principalmente a causa dell’enorme liquidità immessa nei mercati dalle banche centrali che hanno foraggiato le casse delle banche per evitarne il fallimento e queste, tipicamente prudenti hanno pensato bene di riversarli sugli stati (a loro volta in difficoltà).
D’altronde Keynes se non sbaglio è l’autore della famosa frase: “i mercati finanziari possono rimanere irrazionali molto più a lungo di quanto tu possa rimanere solvibile”.
BENEFICI
In realtà questo assurdo ha permesso di evitare il fallimento del sistema finanziario, quindi ben venga, anche se ovviamente per contro alimenta fenomeni irrazionali, come appunto i mercati obbligazionari con rendimenti negativi (e quindi prezzi delle obbligazioni senza senso), i mercati azionari che toccano (non tutti ma buona parte) nuovi massimi giorno dopo giorno.
ALTRA BOLLA?
Un fenomeno in realtà non alimentato dal denaro delle banche centrali, che tutti etichettano come mega bolla senza senso, è il Bitcoin ed il fenomeno delle cryptovalute.
E’ in bolla il prezzo del Bitcoin? Ha senso che quoti oltre 10.000$? è troppo alto o può arrivare a 25.000$?
Come sempre cerchiamo di affrontare il problema il più analiticamente possibile.
Partiamo da un grafico:

Che tipo di security (strumento finanziario) rappresenta? Il Bitcoin? ci assomiglia vero?
Ebbene no, si tratta di una società del Nasdaq negli anni della New Economy, in particolare del fondo di Venture Capital CMGI che all’epoca investiva in molte società tecnologiche del Nasdaq.
ASSURDO
Mi ricordo che nel 1999 la portavo come esempio perché una persona che avesse investito in tale titolo 1000$ nel 1996 a fine 1999 aveva 1.000.000$, che era un rendimento mai visto sui mercati finanziari.
La crescita del grafico non sembra così eclatante perché è in scala logaritmica, ma in pratica si tratta di un titolo che nel grafico è passato da 3$ a quasi 100$ in meno di tre anni.
Ma non è finita, il grafico che vi ho mostrato prima arriva fino al 1998, in realtà la società è cresciuta ancora, come mostra il grafico successivo qui sotto:

Da 100 è arrivata a mille in relativamente poco tempo (meno di due anni) e questo dovrebbe far riflettere chi urla al miracolo (o all’eresia) quando si vede il prezzo del Bitcoin salire del 1000% in un anno, pertanto ho pensato che fosse interessante confrontare l’andamento del bitcoin negli ultimi anni con questo grafico sopra:

Interessante vero?
Non si può dire che i grafici siano gli stessi, ma che ci sia una somiglianza questo si; per coglierla è necessario utilizzare i grafici logaritmici altrimenti i grafici in scala lineare appiattirebbero eccessivamente i valori iniziali.
Ma quindi possiamo affermare che visto che CMGI è stata un titolo principe della Bolla degli anni 2000, il Bitcoin sarà la bolla degli anni 2017? o 2020? o 2025?
Chi lo può affermare?
Allora bisogna ricorrere alla scienza, e questa volta non statistica o finanziaria ma la scienza legata alla previsione dei terremoti.
UNA MANO DALL’ACCADEMIA
Penserete che sono impazzito, ma invece grazie al prof. Didier Sornette, che ho avuto il piacere di conoscere al Global Derivates di Budapest del 2016, che lavora al ETH, università di Zurigo molto nota, nel dipartimento di fisica per la previsione dei terremoti, c’è moltissima letteratura sulla previsione delle bolle finanziarie, con tanto di modelli matematici ed esempi pratici che potete trovare sul sito dell’ETH.

Una delle evidenze più chiare di quando un mercato finanziario si trova in “bolla” è la crescita esponenziale dei prezzi, fenomeno che ho descritto nel post Perché il Bitcoin crescerà ancora nei prossimi mesi, che quando diventa insostenibile scoppia come una “bolla” di sapone e “vaporizza” i risparmi degli ultimi arrivati che tipicamente pagano per tutti gli altri che sono usciti in guadagno.
COME FUNZIONA LA SCALA LOGARITMICA
Per tradurlo in un messaggio comprensibile, in un grafico logaritmico come il precedente la retta rappresenta una crescita esponenziale, quindi se il mercato cresce più velocemente di tale retta significa che il mercato ha una crescita più che esponenziale, quindi insostenibile nel lungo periodo.
Come si può vedere dal grafico però la serie storica del bitcoin nella prima fase della sua vita aveva un tasso di crescita ancora maggiore dell’attuale, che fa pensare che in realtà stia disegnando una crescita (seppur incredibile nei tassi di incremento) tutto sommato sostenibile.
CHIAREZZA
Attenzione, ciò non significa che io sostengo che una crisi del Bitcoin è impossibile e non avverrà, tutt’altro. Ritengo che prima o poi ci sarà una crisi delle cryptovalute che depurerà il mercato dalle numerose ICO che hanno approfittato del momento per drenare liquidità al sistema senza una chiara prospettiva di crescita.
NON E’ TUTTA FUFFA
Anche qui non fraintendetemi, ci sono società che hanno raccolto molti soldi e che probabilmente diventeranno società di successo in futuro, ma come avviene nel mondo delle start-up da sempre c’è un tasso di mortalità molto alto (io ne so qualcosa purtroppo…); però è indubbio che anche venti anni fa con la bolla della New Economy ci sono state società che hanno approfittato del momento per raccogliere soldi che non avrebbero mai raccolto in altro modo (tra tutte cito www.pets.com, società che ha raccolto 150 milioni di dollari come sito di e-commerce per cani e che non aveva neppure le funzionalità di pagamento ancora attive).
Ma tornando al Bitcoin, quindi è in bolla oppure no?
In questo periodo il tasso di crescita è tornato ad essere leggermente più che esponenziale, è vero, ma è sostenuto da una crescita demografica degli utenti (ancora pochi) che si stanno affacciando a questo mondo che sono stimati in circa 18 milioni, pari a poco più dello 0,2% della popolazione mondiale.
USERS (utilizzatori)
Faticando un poco ho trovato i grafici relativi al numero di wallet attivi (che magari non corrispondono esattamente al numero di persone perché molti, me compreso, hanno più di un wallet aperto e funzionante, ma visto che è difficilissimo avere i numeri esatti e quindi qualche wallet non è stato ricompreso nell’analisi, come stima la prendiamo per buona.

Questo è il primo grafico sulla crescita demografica degli utenti nel mondo delle cryptovalute; in realtà ne ho trovato un’altro che ne stima 18 milioni a novembre 2017 (mentre il grafico sopra si ferma al secondo quadrimestre 2017).
INCREDIBILE
Ho quindi provato a inserire la crescita del numero di wallet (sempre in scala logaritmica) in comparazione con il prezzo del Bitcoin e ho scoperto una relazione molto interessante:

La crescita del prezzo è molto aderente al tasso di crescita delle persone che si avvicinano al mondo delle cryptovalute, che conferma la mia tesi del post Perché il Bitcoin crescerà ancora nei prossimi mesi che finché ci saranno sempre nuovi utenti che entreranno nel mondo delle cryptovalute, il prezzo è destinato a salire.
Per quanto tempo? e cosa succederà poi?
Intanto possiamo capire qualcosa dal comportamento del titolo CMGI (che nel frattempo ha cambiato nome e pelle e ora si chiama ModusLink negli anni successivi allo scoppio della bolla della New Economy:

Quindi giusto per chiarire la mia posizione personale, ritengo che il Bitcoin ha alte possibilità di crescere ancora (ovviamente con alti e bassi caratteristici delle serie storiche ad alta volatilità), fintanto che non arriveranno in massa i fondi comuni e i soldi della finanza, a quel punto una crisi con un forte drawdown è molto probabile.
I più forti assertori delle cryptovalute non mi crederanno, ma posso dire che anche io ritenevo impossibile che le banche perdessero il 95% del loro valore, proprio come i titoli della new economy, eppure è successo, quindi può succedere, e succederà anche al mondo delle crypto, non perché è finto (perché non lo è), non perché è falso (perché non lo è), ma perché da sempre il mondo evolve mediante fenomeni non lineari, come ho spiegato nel post Gli Hyper Trend del futuro.
Per quando riguarda comprendere il momento ed il valore a cui il Bitcoin arriverà prima di avere seri problemi ci stiamo lavorando, utilizzando i modelli del Prof. Sornette per stimare quando i prezzi del Bitcoin aumenteranno talmente da non permettere più alla “tensione superficiale di tenere insieme la bolla”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!