Credem, prova a consolidare dopo l’inversione rialzista pre-natalizia in scia alla comunicazione di Banca d’Italia dei requisiti patrimoniali da rispettare nell’ambito del processo di revisione prudenziale: il CET1 Ratio minimo assegnato è pari a 7%, ampiamente superato dall’istituto a fine settembre (13,64%).
Il margine di sicurezza di oltre 6,5 punti percentuali è il più elevato tra le banche italiane che hanno preso parte agli stress test della BCE dello scorso 2014, in cui Credem è inoltre risultata la migliore nello scenario avverso. Questo risultato esprime il livello di affidabilità e solidità del gruppo Credem ed è tutela nei confronti di tutti coloro che hanno rapporti con l’istituto.
La Banca d’Italia ha inoltre comunicato i livelli minimi di Tier1 Ratio a 8,5% e Total Capital Ratio a 10,5%. Anche in questo caso i coefficienti patrimoniali del gruppo a fine settembre sono ampiamente superiori alle richieste, con un Tier 1 Ratio a 13,64% ed un Total Capital Ratio a 14,92%.
Tali margini confermano ulteriormente anche i giudizi delle tre principali agenzie di rating internazionali (Fitch, Moody’s e Standard & Poor’s) che pongono il gruppo al livello dei titoli governativi italiani.
Dal punto di viasta tecnico Credem ha recentemente oltrepassato a 6,70 euro la trendline discendente di breve termine incrociando poi al rialzo a 6,74 la media mobile a 21 sedute. Uno scenario che favorisce un ulteriore allungo dei corsi verso la resistenza statica di medio peeriodo in area 7 euro. Attenzione però: essenziale posizionare uno stop loss all’eventuale violazione di 6,65 euro. G.R.
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