Dal Recovery fund un sostegno credibile alla ripresa dell’Eurozona

“Nonostante le evidenti differenze tra i diversi Paesi, il fatto che i leader europei siano riusciti a trovare un accordo sul Recovery Fund è un passo significativo per l’Europa, che fa sperare in un reale progresso delle riforme e che dovrebbe consentire il proseguimento del recente slancio dei risk markets europei”. Ad affermarlo è Mohammed Kazmi, Macro Strategist e Fixed Income Portfolio Manager di Union Bancaire Privée (UBP), che di seguito dettaglia la propria view.

Grazie a questo accordo l’Eurozona ha finalmente ottenuto un credibile sostegno sia dal lato monetario che da quello fiscale e ciò fornisce un potente supporto politico alla ripresa che potrebbe portare a una riallocazione dei fondi degli investitori verso l’area.

L’accordo – che ha ottenuto anche il sostegno degli italiani, che riceveranno la maggior parte dei fondi – dovrebbe eliminare i timori di una rottura all’interno dell’area euro, e ciò è di supporto sia per la valuta sia per gli spread periferici, come quelli sui BTP.

Questi sviluppi sono in linea con le nostre aspettative e costituiscono uno dei motivi alla base della nostra recente decisione di aumentare nei portafogli a rendimento assoluto il credit risk detenuto in Europa rispetto agli Stati Uniti. Tra le altre ragioni di questa decisione vi è il modo, molto efficace, in cui l’Europa sta gestendo la crisi di Covid-19 e anche perché ci aspettiamo che la BCE continui ad essere proattiva nel suo programma di acquisto di asset per aiutare i mercati del credito, sebbene la pressione ad agire si sia ora ridotta a seguito dell’accordo raggiunto.

Il focus si sposterà nuovamente sui dati high frequency, in quanto l’accordo sul Recovery fund ha aumentato la fiducia degli investitori verso la sostenibilità del rimbalzo della crescita dell’area euro. I dati PMI manifatturieri di questo venerdì, ad esempio, potrebbero mostrare per la prima volta dall’inizio della crisi Covid-19, un molto atteso ritorno all’espansione.

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