Deflussi per 354 milioni dai fondi Pir nel terzo trimestre

Secondo i dati ufficiali di Assogestioni nel terzo trimestre 2019 i fondi Pir hanno registrato una raccolta netta negativa di 353,7 milioni, rispetto ai -361 milioni registrati nel secondo trimestre. Gli asset under management totali promossi dai 69 fondi Pir sono pari a 18,5 miliardi, sostanzialmente in linea rispetto alla fine del secondo trimestre (-0,1%) grazie all’andamento positivo dei mercati. Lo riportano gli analisti di Equita.

“I deflussi netti da inizio anno raggiungono i -717 milioni, rispetto a una nostra stima sull’intero anno fiscale 2019 di -700 milioni. A fronte di dati di raccolta negativi, le performance dei fondi Pir da inizio anno sono invece molto positive”.

In termini di asset under management il leader dei Pir rimane Banca Mediolanum con una market share del 22%, davanti al gruppo Intesa SanPaolo (20%), Amundi (16%), Arca (11%) e Anima (8%). In termini di singole categorie non ci sono state variazioni significative rispetto al trimestre precedente, con i prodotti bilanciati che mantengono un’incidenza sul totale del 45%, l`azionario del 27% e i fondi flessibili del 27%.

“L’andamento della raccolta da inizio anno mostra come le modifiche apportate alla normativa sui Pir hanno di fatto bloccato questo strumento. Secondo la stampa sono in discussione diversi emendamenti alla manovra che potrebbero vedere eliminati i vincoli che di fatto hanno bloccato il prodotto da quasi un anno. Riteniamo che la soluzione migliore sia tornare alla versione originale della norma eliminando quindi i limiti minimi all’investimento su Aim e Vc, quelli cioè che hanno messo il freno al prodotto”, concludono gli analisti.

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