Difensivi Usa a sconto

A cura di Francesco Lavecchia, Morningstar
A Wall Street non piacciono i difensivi . Nell’ultima ottava il comparto consumer defensive ha ceduto sui listini americani quasi il 4% della sua capitalizzazione di mercato e questo ha creato le condizioni per entrare su alcuni titoli di qualità del segmento packaged good con ampi margini di sicurezza.
Clorox profittevole grazie alla leadership nel settore
Clorox ha perso il 10% nell’ultima settimana e ora le sue azioni sono scambiate a un tasso di sconto del 15% rispetto al fair value di 135 dollari (report aggiornato al 12 marzo 2018). “L’elevata redditività di Clorox si spiega con la leadership in alcuni segmenti di prodotto come la candeggina, la carbonella e i sacchi della spazzatura, nei quali l’azienda ha quote di mercato rispettivamente del 60%, 74% e 30% e che rappresentano quasi il 40% del suo fatturato”, dice Erin Lash analista azionaria di Morningstar.
“Clorox ha cercato di differenziarsi rispetto alla concorrenza puntando sulla ricerca e sviluppo e sul marketing, e la sua elevata profittabilità dimostra che la strategia ha avuto successo”. Le previsioni degli analisti indicano per i prossimi cinque anni un progresso medio dei ricavi del 4%, spinto principalmente da nuove acquisizioni e dalla forte esposizione ai mercati dell’America latina, dove la leadership dei suo marchi gli permetterà di cavalcare il trend favorevole della crescita della capacità di spesa da parte della classe media.
I marchi sostengo il Moat di Kimberly-Clark
Kimberly-Clark ha visto scendere le sue quotazioni di oltre il 7% nell’ultima ottava (-16% da inizio anno) e ora è scambiata a un rapporto Prezzo/Fair value di 0,83 (report aggiornato al 15 febbraio 2018). Il gruppo opera in un contesto competitivo molto difficile come quello dei prodotti per la cura della persona (in particolare pannolini, salviette, carta igienica e tovaglioli) e la concorrenza di Procter & Gamble ha recentemente eroso la sua quota di mercato in alcuni segmenti di prodotto negli Stati Uniti. Nonostante questo, però, gli analisti sono fiduciosi nella capacità dell’azienda di continuare a mantenere un’alta redditività del capitale.
“Grazie a un portafoglio marchi di alto valore, come Scott, Huggies, Kleenex e Cotonelle, che generano ognuno oltre 1 miliardo di dollari di fatturato, riesce a ricavare mark-up generosi sui prezzi di vendita e ad esercitare un certo potere contrattuale nei confronti della rete di distribuzione. Il gruppo investe in media il 5% dei ricavi annui in innovazione e marketing e questo a nostro avviso è garanzia del mantenimento della sua posizione di vantaggio all’interno del settore ancora per molti anni”, aggiunge Lash.
“La strategia di concentrarsi sui prodotti a maggior valore aggiunto promette di dare i suoi frutti. Nei prossimi dieci anni ci aspettiamo una crescita media del fatturato del 3%, mentre il deciso taglio dei costi dovrebbe tradursi in un allargamento del margine operativo di oltre 100 punti base”.

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