Dividendi al centro della scena

A cura di Andrew Suzman, gestore di portafoglio di Capital Group

Invertendo la tendenza rispetto al 2015 le società che distribuiscono dividendi più alti hanno sovraperformato quelle che non distribuiscono dividendi e il mercato in generale. All’inizio dell’anno i mercati azionari globali hanno ripreso proprio da dove erano rimasti nel 2015. La volatilità era pronunciata e i rendimenti in generale sottotono. Ma sono i dettagli a fare la differenza. L’anno scorso gli investitori si sono concentrati su società in crescita, in particolare le cosiddette FANG, ossia Facebook, Amazon, Netflix e Google.

Il grafico illustra che nel 2015 le società all’interno dell’indice MSCI World che figuravano come società che distribuivano i dividendi più alti hanno registrato il calo più marcato.

MSCI World dividendi

Dall’inizio del 2016, però, le società che distribuiscono dividendi sono tornate in auge nonostante una “growth scare” negli Stati Uniti. Il grafico mostra che nel primo trimestre del 2016, le società con i dividend yield più alti producevano un rendimento totale del 4,8%, mentre le società con i dividend yield più bassi o nulli registravano un rendimento di -3,9%. Questa netta inversione di tendenza potrebbe suggerire che gli investitori stanno riconoscendo l’importanza dei dividendi in un contesto di bassa crescita.

Mentre i mercati azionari globali devono affrontare una serie di sfide, i dividendi possono rappresentare una valida opportunità e motivare gli investitori a mantenere un’ampia diversificazione globale. Aziende provenienti da diversi settori e aree geografiche hanno distribuito dividendi in modo costante e significativo. Tra questi vi sono la casa farmaceutica europea Novartis; la società finanziaria inglese HSBC Holdings; il conglomerato industriale tedesco Siemens la casa automobilistica giapponese Toyota.

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