Dogs of the Dow 2020: quali azioni ad alto dividend yield acquistare a Wall St

A cura di Gabriele Bellelli, Bellelli.biz

Il 2020 è iniziato da poco e, come da tradizione, si rinnova l’occasione per riprendere in mano la strategia Dogs of the Dow, ossia “i cani dell’indice Dow Jones”, che è un metodo diffuso da Michael O’Higgin- tanto datato (risale agli anni 30) quanto conosciuto per selezionare i titoli di Wall street con le maggiori probabilità di guadagnare e di sovraperformare l’indice per l’anno in corso.

La fama di questa strategia è dettata sia dalla semplicità di replica che dai discreti risultati generati nel passato. Per chi è curioso dei risultati ottenuti da questa strategia nel corso 2019, la performance dei “cani del Dow” è stata positiva con un +15,53% che però non è stato sufficiente a sovraperformare l’indice Dow Jones che è aumentato del 22,33%, come illustrato nella tabella sottostante.

L’elenco dei 10 titoli che compongono il portafoglio “Dogs of the Dow” per l’anno 2020 è:

dogs of the dow 2020

Per gli investitori meno capitalizzati, o che comunque desiderano concentrare il portafoglio su un numero inferiore di titoli, esiste una versione con un paniere ridotta, chiamata “small dogs of the Dow” che per il 2020 prevede le seguenti azioni:

2020 Small Dogs of the Dow

Personalmente ritengo che la strategia “Dogs of the Dow” non sia da interpretare alla lettera ed in modo fideistico: credo infatti che questo metodo rappresenti solamente un interessante criterio di selezione tra le azioni a maggiore capitalizzazione per individuare in modo veloce e oggettivo i titoli che potrebbero essere sottovalutati e che potrebbero staccare un buon dividendo in termini percentuali (ammesso e non concesso che il dividendo non diminuisca nel corso del 2020).

La scelta del momento propizio (timing) per inserire il titolo in portafoglio però la demanderei all’analisi tecnica e quindi allo studio della tendenza e della Forza Relativa.

Per chi fosse interessato a valutare l’applicazione di questa strategia, consiglio di prestare attenzione a due criticità: la doppia tassazione sui dividendi esteri e il rischio cambio valutario (Euro-Dollaro Usa).

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!