Dollaro in ascesa, Europa in picchiata in scia alla Grecia

Dati Usa e Canada. Così intitolavamo l’articolo di venerdì mattina, un titolo banale (si, lo riconosciamo, non siamo molto bravi a scegliere le intestazioni dei nostri ragionamenti giornalieri), ma che dal punto di vista di indicazione dei potenziali aumenti di volatilità sui mercati, non ha fallito. Abbiamo infatti chiuso un’altra settimana caratterizzata da un mercato dollaro centrico nel momento in cui vengono rilasciati dati macroeconomici americani e ne abbiamo avuta un’ampia dimostrazione nel pomeriggio di venerdì, con le release dedicate all’inflazione Usa (il dato più seguito dal mercato dopo le ultime notizie che ci sono arrivate dalla Federal Freserve, che potrebbe far slittare il rialzo di tassi ulteriormente rispetto alle attese maggiori che lo vogliono per settembre, noi siamo orientati ad autunno inoltrato e stiamo valutando una call ufficiale per l’inizio 2016). Il rilascio dei dati, in linea con le attese o lievemente migliori (-0.2% la nominale e +1.8% la core, depurata dal paniere alimentare ed energetico, contro attese rispettivamente di -0.2% e +1.7%), ha portato a forti acquisti di dollaro americano, il quale dopo aver tenuto i supporti di medio periodo (ragionati su un dollar index e passanti tra 11,515 e 11,580) ha ripreso la sua corsa, confermandoci come tutta la discesa messa a segno durante le ultime settimane possa effettivamente essere considerata, come da nostre attese, una correzione temporanea rispetto alla forza del greenback. Le borse americane hanno toccato in settimana nuovi massimi assoluti e non escludiamo si possano verificare ulteriori estensioni a rialzo, secondo la logica di ricerca di rendimenti superiori all’obbligazionario, un obbligazionario che potrebbe cominciare a correggere pesantemente a ribasso soltanto nel momento in cui le aspettative a livello temporale dei rialzi dei Fed Funds si formeranno razionalmente tra gli investitori, ora siamo ancora troppo lontani da quel momento. La Grecia sarà un altro tema da monitorare durante la settimana, con le dichiarazioni circolate circa il fatto che non verrà ripagata nessuna delle tranche previste per giugno (quattro) per un valore totale di circa un miliardo e seicento milioni (il 5 giugno i primi 300 milioni) e che una potenziale uscita del Paese dall’unione monetaria europea sarebbe un qualcosa di catastrofico, il che sta portando alla creazione di aspettative di breve periodo che potrebbero inizialmente pesare sulla moneta unica europea. Uno degli appuntamenti più importanti è previsto a partire da mercoledì, con il G7 dei ministri finanziari che tenteranno di raggiungere un accordo. Oggi giornata del Memorial Day negli Stati Uniti, Borse chiuse, cosi come in Europa avremo soltanto Italia, Francia e Spagna operative.

Eur/Usd Ottimo l’euro venerdì, studiato eccezionalmente su time frame corti a 15 minuti, il quale ci ha mostrato estensioni durante le prime ore del mattino all’interno dell’area compresa tra i due target forniti (1.1995 e 1.1215), prima di partire con delle prese di profitto (individuabili grazie ad una divergenza ribassista a 15 minuti), anticipatorie dei forti acquisti di dollaro che si sono susseguiti dopo la pubblicazione dei dati che hanno portato anche alla rottura dell’area studiata in 1.1105, con il raggiungimento dei minimi ragionati.Ci troviamo ora con i prezzi nei pressi della media a 21 oraria che insieme all’area statica passante tra 1.1040 e 1.1065 potrebbe rappresentare una zona all’interno della quale ipotizzare acquisti di dollaro, tenendo conto che in caso di superamento di area 1.1085 il mercato potrebbe tentare delle accelerazioni verso 1.1105, area da superare prima di pensare a riprese interessanti di valore, con 1.1140 primo punto di approdo. In caso di tenuta delle resistenza il mercato potrebbe tentare il raggiungimento di area 1.1015, 1.0960 e potenziali estensioni verso 1.0920, livello quest’ultimo raggiungibile anche in caso di superamento diretto di area 1.0955 con un altro target da considerare, a nostro parere, in zona 1.0870.

Usd/Jpy Anche su UsdJpy i livelli tecnici studiati si sono fatti sentire e le classi di volatilità ipotizzate si sono rivelate corrette. Abbiamo avuto durante tutta la mattinata i prezzi in grado di mantenersi sotto le resistenze individuate in 120.85, con tentativi di estensione verso area 120.65, la quale non ha lasciato spazio ad ulteriori approfondimenti ribassisti. Quando sono partiti gli acquisti di dollaro abbiamo avuto anche la rottura a rialzo di area 121.15, con in raggiungimento ed il superamento dei target studiati, per ritrovarci ora di fronte ad un mercato che sta correggendo nei pressi della media a 21 oraria che, insieme ad area 121 ¼ – 121 ½, , potrebbe rappresentare una zona all’interno della quale valutare eventuali acquisti di dollaro per ritorni verso 121.50 (in caso di visita degli ultimi punti di supporto), 121.75 (in caso di tenuta dei primi livelli di supporto e di ripartenza, secondo target in caso di arrivo sugli ultimi punti di supporto) e potenziali estensioni verso 122 figura (l’idea di tenere una parte di posizione in caso di raggiungimento dei massimi giornalieri ci sembra buona), tenendo conto che, nel momento in cui i prezzi dovessero ripiegare sotto area 121.05, potremmo veder verificata una divergenza ribassista a 4 ore che potrebbe far pensare a strategie difensive per obiettivi in area 120.85, 120.60 e potenziali estensioni verso 120.30.

Gbp/Usd Ottimi gli scenari difensivi studiati sul cable, con il superamento a ribasso del trigger indicato in 1.5625 che ha portato agevolmente al raggiungimento di area 1.5560, la quale ha lasciato spazio addirittura ad oltre 100 punti ulteriori di movimento ribassista, coglibili in caso di sfruttamento delle correlazioni dollarocentriche sulle quali ci stiamo concentrando da qualche settimana. Ci troviamo ira con i prezzi che hanno toccato i minimi precedenti e che stanno rimbalzando verso la media a 21 oraria, la quale, insieme all’area che si distribuisce tra 1.55 figura e 1.55 ¼, potrebbe rappresentare una buona zona per ipotizzare acquisti di dolalro americano, tenendo conto che in caso di superamento rialzista di area 1.5545, potrebbe lasciare spazio a tentativi di ripresa verso 1.5590, con 1.5560 come scoglio. Nel momento in cui i prezzi dovessero tentare degli affondi ribassisti, l’idea è quella di seguire dei potenziali approdi verso 1.5495 (se tengono le ultime resistenze viste), 1.5450 e potenziali estensioni verso figura.

Aud/Usd  Perfetto la strategia difensiva oraria studiata sul dollaro australiano, l’unico che su un 15 minuti non ha tenuto i livelli studiati venerdì mattina ma che ha lasciato subito andare i prezzi oltre 0.7890, area superata la quale abbiamo ottenuto il raggiungimento dei due target studiati in 0.7830 e sfiorato la figura prima delle chiusura di venerdì. Siamo di fronte ad un quadro che mostra come l’area tra 0.7840 e 0.7865 possa rappresentare una potenziale zona di acquisto di dollaro, con l’idea che rotture a rialzo di area 0.7885 possa rappresentare una possibilità di valutazioni di estensioni verso livelli che non vediamo distribuirsi oltre 0.7935 (con 0.7915 come potenziale scoglio) e curando possibili tentativi di ripartenza a ribasso verso 0.7835, 0.78 figura e potenziali estensioni verso 0.7770.

A cura di Matteo  Paganini, analista di Fxcm

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