Dollaro, la pandemia può limitarne il ribasso

All’inizio della pandemia, il dollaro si è apprezzato in linea con il suo ruolo storico di valuta rifugio per eccellenza. Tuttavia, Pimco ritiene che il grado di sostegno fiscale senza precedenti, l’impegno atteso della Federal Reserve e la ripresa disomogenea degli Stati Uniti possano portare al deprezzamento del dollaro in tutti gli scenari ciclici, tranne che nei più estremi.

Secondo quanto scrivono Gene Frieda, Global Strategist, e Sachin Gupta, Responsabile del team di gestione di portafogli globali di Pimco, nei prossimi mesi il dollaro statunitense si indebolirà probabilmente a causa dei bassi tassi d’interesse e del proseguimento di una politica monetaria accomodante. Tuttavia, aggiungono, è possibile che lo shock economico della pandemia limiti il ribasso del dollaro. Finché esiste l’incertezza legata al virus, infatti, è probabile che il rallentamento della crescita globale riduca l’entità e l’ampiezza di un eventuale suo declino.

La relativa attrattiva delle valute alternative dipende dalle variabili economiche e varia notevolmente da regione a regione. È altamente probabile, ad esempio, che qualsiasi calo generalizzato del dollaro porti all’apprezzamento dell’euro, il secondo blocco valutario più grande del mondo. Pimco ritiene che il recente accordo del Consiglio europeo sul recovery fund, insieme al robusto programma di acquisto per l’emergenza pandemica della Bce, possa aumentare l’attrattiva dell’euro come alternativa al dollaro.

Inoltre, anche la velocità con cui arriverà il vaccino contro il Covid-19 (se arriverà, ndr) avrà un’influenza sulla velocità di caduta del dollaro.

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