Dovalue, S&P Global e Fitch Ratings assegnano il rating “BB” con outlook stabile

Dovalue, il principale operatore del Sud Europa nei servizi di credit management e real estate per banche e investitori, comunica che le agenzie di rating S&P Global Ratings e Fitch Ratings hanno assegnato alla società il corporate rating “BB” con outlook stabile. Il gruppo fornisce inoltre un update sull’andamento dei risultati e sulla posizione di liquidità, sulla base di informazioni preliminari al 30 giugno 2020, non ancora sottoposte a revisione. L’approvazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020 è confermata in data 4 agosto 2020.

Assegnati nuovi credit rating

S&P e Fitch – che già valutano Dovalue e la controllata Italfondiario con i migliori ranking per le attività di Special e Master Servicer in Europa, uno dei vantaggi competitivi del gruppo nel mercato del Servicing – hanno, per la prima volta, assegnato alla società un corporate rating, in particolare il rating “BB” con outlook stabile.

Dovalue – si legge in una nota – ritiene che i rating confermino la leadership del gruppo nel mercato europeo, la presenza di contratti di gestione di lungo termine e un solido profilo di crescita della profittabilità. Alla luce della natura anticiclica del settore, l’impatto negativo del Covid può inoltre essere considerato temporaneo e si prevede, nei prossimi anni, uno scenario in miglioramento per la pipeline dei mandati di servicing. Infine, è confermata la forte generazione di flussi di cassa operativa di Dovalue e una prospettiva di miglioramento dell’Ebitda sia attraverso la crescita organica che inorganica.

La decisione di richiedere un corporate rating rientra nell’ambito della policy finanziaria di Dovalue e di un approccio proattivo al mercato del credito, mirando a una diversificazione delle fonti di finanziamento.

Update su andamento risultati e liquidità al 30 giugno 2020

Gli effetti diretti della pandemia Covid-19 e delle misure di lockdown attuate dai governi europei hanno provocato delle difficoltà operative per il settore in cui opera Dovalue e la visibilità sull’andamento di breve periodo rimane pertanto limitata. Ciò nonostante, i tribunali, strumentali alla gestione del credito sia giudiziale che stragiudiziale, sono stati progressivamente riaperti da metà maggio e i livelli di attività giudiziaria, sebbene al di sotto del normale, mostrano volumi progressivamente crescenti che rappresentano un segnale positivo, specie nell’attuale contesto. Di conseguenza, l’andamento degli incassi fino a giugno risulta in linea con gli scenari previsti dal gruppo, incluso un miglioramento del trend mensile di giugno rispetto al mese di precedente, su base annuale, ed è sostanzialmente in linea con le attuali aspettative di consensus.

Sulla base dei dati preliminari non ancora sottoposti a revisione, il gruppo prevede i seguenti risultati per i primi sei mesi del 2020 (rispetto ai primi sei mesi del 2019):
• incassi, esclusa l’acquisizione di Fps, tra 1.400 e 1.500 milioni di euro (930 milioni di euro al 30 giugno 2019);
• ricavi lordi compresi tra 150 e 170 milioni di euro (112 milioni al 30 giugno 2019). Ricavi lordi pro-forma compresi tra 200 e 220 milioni di euro (313 milioni al 30 giugno 2019);
• Ebitda esclusi gli elementi non ricorrenti tra 33 e 38 milioni di euro (39 milioni al 30 giugno 2019). Ebitda pro-forma esclusi gli elementi non ricorrenti tra 62 e 66 milioni di euro (127 milioni al 30 giugno 2019).

In termini di Portafoglio Gestito (Gbv) Dovalue, nonostante l’attuale contesto, nei sei mesi chiusi al 30 giugno 2020 ha stipulato nuovi mandati di servicing con investitori per un Gbv pari a 3,3 miliardi di euro oltre ai flussi rivenienti dai contratti di gestione a lungo termine per oltre 1,3 miliardi di euro (Gbv al 31 marzo 2020), a testimonianza della solidità dell’attuale pipeline del mercato del servicing in Sud Europa.

Sotto il profilo dei costi, il modello di business del gruppo si è dimostrato flessibile e in grado di offrire un ulteriore livello di protezione nello scenario attuale. Dovalue ha adottato misure di efficienza dei costi in ciascuno dei mercati in cui opera, tra cui una riduzione sostanziale delle spese variabili del personale e delle spese generali.

L’andamento dell’Ebitda e le azioni in termini di costi hanno consentito al gruppo di proteggere e far crescere il flusso di cassa, con una liquidità a disposizione per circa 190 milioni di euro e linee di credito per 75 milioni non utilizzate a fine giugno 2020. Di conseguenza, Dovalue prevede una leva finanziaria (rapporto tra indebitamento finanziario netto ed Ebitda) al di sotto di 3x alla fine di giugno 2020 e non prevede vincoli legati ai covenant finanziari nel medio termine.

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