Dubbi sul mercato azionario Usa

A cura di Xtb
Il primo giorno di negoziazione di questa settimana tra i mercati azionari si è rivelato davvero cupo in quanto i principali indici hanno subito un duro colpo all’indomani di un’eventuale ulteriore escalation di una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. I mercati europei hanno perso oltre il 2% ciascuno tranne che per l’IBEX spagnolo (SPA35) con un calo dell’1,8%. Gli umori a Wall Street sono diventati acuti e guidati da titoli tecnologici, e di conseguenza il NASDAQ (US100) è crollato del 2,1%, l’SP500 (US500) ha perso l’1,4% mentre il Dow Jones (US30) ha perso l’1,3%. Si noti che queste pesanti cadute sono arrivate dopo che l’amministrazione di Trump ha segnalato che ha intenzione di iniziare a limitare gli investimenti cinesi nelle società statunitensi.
Detto questo, il segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin ha twittato lunedì e ha negato tutte le storie relative alle restrizioni agli investimenti in Cina fornite da Bloomberg e Wall Street Journal definendole “notizie false”. Tuttavia, i partecipanti al mercato hanno interpretato il suo tweet negativamente al punto di iniziare a svendere asset più rischiosi. D’altra parte, Mnuchin fondamentalmente non ha escluso le restrizioni sugli investimenti. Potrebbe anche significare che le restrizioni agli investimenti saranno implementate in tutti i paesi in cui gli Stati Uniti pensano di sentir minacciata la loro tecnologia e quindi gli investitori hanno preso le parole di Mnuchin con cautela.

US100 ha segnato la sua sessione peggiore da aprile toccando un livello tecnico fondamentale a 7000 punti. Nondimeno, il prezzo continua a essere negoziato relativamente lontano dalle sue due medie mobili, e su tale considerazione non si può escludere un’inversione più profonda. Dopo aver infranto 7000 punti, i tori possono guardare a 6860 punti al loro successivo possibile punto di svolta. Fonte: xStation5

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