Dws: “Improbabile che condizioni finanziarie più difficili possano causare danni all’economia reale”

I dati economici  più recenti indicano che l’economia sta andando bene. Allo stesso tempo, dopo un ottimo inizio d’anno, i mercati finanziari stanno lottando. Si tratta solo di un ritorno alla normalità dei mercato, dopo un 2017 insolitamente calmo? O stiamo assistendo a un significativo peggioramento del contesto finanziario che potrebbe far deragliare l’economia? Per rispondere a queste domande, diamo uno sguardo alla “chart of the week” di questa settimana.
Confrontando Goldman Sachs Financial Conditions Index per gli Stati Uniti con ISM Manufacturing Index (noto anche come ISM Purchasing Manager Index), vediamo che sembra esserci una certa correlazione. Naturalmente, il sentiment nel settore imprese non è guidato solo dai mercati finanziari, quindi i due indicatori interamente non si muovono in sincronia.

Dove siamo ora? “Ovviamente, l’alleggerimento delle condizioni finanziarie cui si è assistito nel 2017, è giunto al termine”, osserva Josh Feinman, Chief Global Economist di DWS. Benché la corretta misurazione delle condizioni finanziarie sia tutt’altro che semplice, la lettura data fino ad ora date su questa e su altre misure non lascia supporre che l’economia sia in difficoltà. Ad esempio, ci vorrebbe un ulteriore sostanziale aumento degli spread o un calo dei prezzi delle azioni, per avere un impatto negativo significativo sull’economia. L’ultima volta che è successo, cioè tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, abbiamo assistito a un peggioramento delle condizioni finanziarie. L’indice ISM infatti è sceso al di sotto di 50, mostrando una  contrazione delle attività. Attualmente, uno scenario simile appare ancora piuttosto lontano.

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