Ecco l’identikit del consulente finanziario di fiducia

Con il convegno “Fiducia e consulenza finanziaria” si è aperta ufficialmente a Treviso l’edizione autunnale di ConsulenTia2016 di Anasf (Associazione nazionale consulenti finanziari), che ha visto la partecipazione di una numerosa platea di professionisti del settore. Il tema del convegno inaugurale è stato ispirato dalle conclusioni emerse dalla ricerca scientifica curata da Cerme Lab Università Cà Foscari in partnership con GAM, e realizzata con il contributo di ANASF, con l’obiettivo di capire gli elementi che influiscono sul rapporto fiduciario tra investitore e consulente finanziario nei nuovi contesti di mercato.
L’incontro, introdotto da Michele Bugliesi, Rettore Università Ca’ Foscari, è stato aperto dal keynote speaker Ugo Rigoni, Professore Ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari dell’Università Ca’ Foscari e Dean di Ca’ Foscari Challenge School, che ha presentato i risultati dell’indagine condotta su oltre diecimila soci Anasf nei mesi di giugno e luglio, da cui è emerso l’identikit del consulente finanziario di fiducia: “I risultati di questo studio sembrano suggerire che, nel lungo termine, il modo migliore con cui un consulente può costruire la fiducia evitando le trappole comportamentali dei risparmiatori non è quello di dare più informazioni, bensì quello di offrirsi come scudo emotivo”, ha dichiarato Rigoni. “Lo studio mostra che investire sulla relazione, per esempio con incontri frequenti, e sul proprio ruolo di filtro emotivo è più importante che parlare della propria performance, che pur ricopre un suo peso, nella costruzione della fiducia con il cliente”, ha aggiunto. Queste evidenze sono state discusse in una tavola rotonda con: Carlo Benetti, Head of Market Research & Business Innovation, GAM (Italia) SGR ; Maurizio Bufi, Presidente Anasf; Riccardo Donadon, Founder, Chairman & CEO H-Farm; e Giovanni Pirovano, Vice Presidente di Banca Mediolanum e membro del Comitato di Presidenza e del Comitato esecutivo dell’ABI, con la moderazione di Paolo Possamai, Direttore Mattino di Padova, Tribuna di Treviso, Nuova di Venezia e Mestre, Corriere delle Alpi (Gruppo Finegil L’Espresso).
“La fiducia è la vera moneta di scambio nei mercati finanziari e in tutte le relazioni economiche”, ha ricordato Carlo Benetti di GAM (Italia) SGR, “La somma di competenze sofisticate e il bene relazionale della fiducia costituiscono il software del buon funzionamento di un servizio delicato come la consulenza, che ha acquisito un ruolo sociale nella tutela del risparmio”
“Il rapporto di fiducia che lega il risparmiatore e il consulente finanziario è come un circuito che viene continuamente alimentato. Da sempre Anasf sottolinea il valore dell’approccio consulenziale tipico del modello della nostra attività, che coniugando le competenze tecniche con quelle relazionali, nel tempo, anche in fasi difficili dei mercati e durante l’ultima estesa crisi finanziaria, si è dimostrato vincente”, ha infine commentato Bufi. “Oggi, con i risultati di questa indagine, ne abbiamo un riscontro ulteriore. Certo ci attende una fase di grande evoluzione, in cui la nostra professione dovrà fare i conti con la tecnologia e l’effetto di disruption che ne conseguirà”, ha aggiunto.
Serve intraprendenza, ha dichiarato Riccardo Donadon “In H Farm abbiamo investito tanto in education.. Siamo convinti che l’inglese e le conoscenze digitali debbano essere trasmesse sin da giovanissimi per formare adulti consapevoli delle esigenze reali del mondo del lavoro. Dobbiamo affrontare un cambiamento di prospettiva, non tra venti o quindici anni, ma ora”.
“L’ultima frontiera non è la banca digitale ma la banca relazionale. Comincerà un processo di consolidamento del sistema bancario -e i recenti flussi di iscrizione a Ocf ne sono la testimonianza -che sempre più si avvicinerà al mondo della consulenza e per questo anche noi dobbiamo essere pronti a offrire servizi di natura bancaria”, ha commentato Pirovano.
 “Dal 2012, anno di fondazione del Centro per la Ricerca Sperimentale in Management e Economia di Ca’Foscari, siamo impegnati in attività di ricerca in ambito economico-comportamentale. Questa partnership ci ha permesso, fra l’altro, di studiare il comportamento dei consulenti finanziari e degli investitori di fronte alla crisi, all’incertezza e ad eventi a forte impatto emotivo, consentendoci di mettere a punto piani educativi e strumenti ad hoc. Oggi, con questa nuova ricerca, entriamo sempre più in profondità nell’analisi di temi che possono contribuire significativamente alla creazione di un auspicabile circolo virtuoso tra investitori, consulenti finanziari e asset manager”, sottolinea Riccardo Cervellin, amministratore delegato di GAM (Italia) SGR.

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