Economia globale, gli scenari per il dopo-pandemia

Nel corso dell’ultimo mese è proseguito il recupero delle attività di rischio. La diffusione del virus rimane un’importante variabile da monitorare. Il contagio risulta ancora in accelerazione a livello globale, a causa della diffusione in alcuni Paesi emergenti dove il virus è arrivato tardi, quali Brasile e India. La diffusione dell’epidemia appare invece in deciso rallentamento in Europa e in lenta ritirata negli Usa.

E’ quanto sottolineano gli analisti di Eurizon nella loro view d’investimento mensile, evidenziando che, con l’allentamento delle misure di contenimento del virus, l’attenzione dei mercati sarà sempre più focalizzata sui dati economici. Le attese di consenso validano l’ipotesi di un enorme vuoto d’aria per l’economia globale nel secondo trimestre dell’anno, seguito da un ritorno alla crescita positiva già nel trimestre successivo.

Le prospettive

Nel corso dell’ultimo mese è proseguito, per le attività di rischio, il recupero delle forti perdite registrate in marzo. Saldi positivi per le azioni e le obbligazioni a spread, con volatilità in calo, e tassi governativi core stabili in zona di minimo. A partire dalla seconda metà di maggio il recupero delle borse e dei mercati a spread si è però arrestato, in attesa di valutare la ripresa dell’economia, ma anche i rischi di eventuale riaccelerazione del contagio da Covid-19, man mano che le misure di distanziamento sociale vengono allentate nei vari Paesi.

La diffusione del virus rimane un’importante variabile da monitorare. Il contagio risulta ancora in accelerazione a livello globale, a causa della diffusione in alcuni Paesi emergenti dove il virus è arrivato tardi, quali Brasile e India. La diffusione dell’epidemia appare invece in deciso rallentamento in Europa e in lenta ritirata negli Usa. In Asia si sono registrati episodi di nuovo contagio, ma la seconda ondata è stata finora di portata inferiore alla prima ed è stata contenuta in modo più efficace. L’ipotesi centrale, che andrà verificata, è che la stessa dinamica si potrà realizzare nel caso di seconda ondata in Europa o in Usa.

Con l’allentamento delle misure di contenimento del virus, l’attenzione dei mercati sarà sempre più focalizzata sui dati economici. Le attese di consenso validano l’ipotesi di un enorme vuoto d’aria per l’economia globale nel secondo trimestre dell’anno, seguito da un ritorno alla crescita positiva già nel trimestre successivo. La riaccelerazione attesa per la seconda metà del 2020 non sarà però sufficiente per riportare rapidamente l’attività ai livelli di fine 2019. Questo perché l’allentamento delle misure restrittive sarà graduale, diversi provvedimenti saranno mantenuti e richiederanno profonde ristrutturazioni di alcuni settori come, per esempio, il turismo di massa.

In tale contesto la politica economica sarà ancora orientata a dare supporto all’economia. Negli Usa, ad esempio, si sta ipotizzando un nuovo intervento espansivo di tipo fiscale. Anche le Banche Centrali manterranno un atteggiamento accomodante sia per dare sostegno diretto all’economia, sia per agevolare i governi nell’emissione di debito necessario per finanziare lo stimolo fiscale. A questo proposito va registrato che in Europa il dibattito sulla costituzione del Recovery Fund sta procedendo nella direzione auspicata con l’emissione, in prospettiva, di debito pubblico comune. I dettagli del progetto dovrebbero essere perfezionati in giugno e, anche se al momento almeno quattro Paesi dell’Unione sono contrari, la volontà con cui Germania e Francia sembrano perseguire il piano non va ignorata.

Per quanto riguarda le prospettive dei mercati, i principali elementi di rischio sono una ripresa del contagio a livello globale o una riaccelerazione dell’economia inferiore alle attese, dopo l’allentamento delle misure restrittive. Questa seconda eventualità troverebbe peraltro compensazione in ulteriori interventi di politica monetaria e fiscale. Nello scenario centrale le autorità di politica monetaria manterranno un atteggiamento accomodante e un marcato rialzo dei tassi governativi appare poco probabile. In questo contesto gli investitori continueranno con ogni probabilità a ricercare rendimento nelle attività di rischio.

A livello assoluto le obbligazioni a spread e le azioni appaiono meno interessanti rispetto ad altre crisi di mercato (livello assoluto dei rendimenti a scadenza e P/E), ma risultano interessanti rispetto al rendimento cedolare dei titoli governativi di elevato merito di credito.

Punti d’attenzione per lo scenario

Il progressivo allentamento delle misure di chiusura delle economie comporta il rischio di rinnovata incertezza sulla dinamica del virus a livello globale. Un ulteriore elemento di rischio potrebbe essere la riaccelerazione dell’economia inferiore alle attese, ma questa eventualità troverebbe compensazione in ulteriori interventi di politica monetaria e fiscale.

Temi di investimento

Il progressivo allentamento delle misure di contenimento del contagio nei vari Paesi delinea uno scenario di maggiore incertezza su un’eventuale riaccelerazione del virus, che trova però compensazione in segnali di ripresa dell’attività, nell’atteggiamento ancora accomodante delle autorità economiche e in un elevato grado di liquidità degli investitori. In base a tali considerazioni, le view d’investimento di Eurizon adottano un giudizio positivo sulle azioni e confermano il giudizio neutrale sulla duration Usa, quello negativo sui titoli governativi tedeschi e quasi core dell’area Euro, il sovrappeso sui titoli governativi non core dell’area Euro. Si conferma, inoltre, il giudizio di sovrappeso sui mercati a spread e sullo yen.

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