Effetti coronavirus sui mutui a tasso fisso e variabile: cosa succederà?

A cura di Idealista

Qual è l’effetto dell’emergenza coronavirus sui mutui? Cosa succederà ai finanziamenti sulla casa? Ecco il parere di Mutuisupermarket.

In un momento come quello presente, in cui il coronavirus è arrivato a sconvolgere le previsioni, anche economiche, di tutti, viene da chiedersi se l’emergenza sanitaria stia avendo delle ripercussioni sul mondo dei mutui. Secondo Guido Bertolino di Mutuisupermarket, si conferma il fatto che la paura del contagio abbatta i tassi dei mutui.

“C’è stato un impatto significativo sull’andamento degli indici Eurirs, – scrive Bertolino. –  Di fatto, l’indice si ripresenta in grande spolvero sui livelli registrati ad agosto. L’effetto lampante è, come detto, che diventa veramente marginale la forbice di costo tra i mutui fissi, legati inscindibilmente all’Eurirs, e i finanziamenti variabili, che si aprono con un tasso iniziale più basso. In particolare, negli ultimi giorni di febbraio, i due indici sono tornati a calare sensibilmente, toccando record contrassegnati da segno negativo. L’Euribor a 1 mese è arrivato a -0,488%, quando a inizio mese si attestava sul -0,455%. Il tasso Eurirs a 10 anni è al -0,16%, quando era a -0,03% a inizio mese”.

Non solo. Qualche spiraglio arriva anche dalla Banca Centrale Europea, che potrebbe prendere provvedimenti a supporto dell’economia, affaticata dall’emergenza virus. Quindi, a conti fatti, l’emergenza coronavirus potrebbe sfociare in nuovi stimoli per l’economia.

“Con uno scenario di questo tipo chiedere e aprire un mutuo potrebbe essere un grande affare, – nota Bertolino. – L’andamento al ribasso dell’Irs ha un impatto decisivo sul budget di chi sta per accendere un nuovo mutuo a tasso fisso, o ne sta rimborsando uno ma sta considerando la surroga, cioè il trasloco verso un altro istituto a condizioni migliori. Questo in pratica significa che i fan del fisso potranno accaparrarsi condizioni migliori in termini di importo delle rate da pagare, con scostamenti fino a 30 punti base rispetto a chi ha avuto accesso ad un prestito alla fine del 2019”. Scenario favorevole anche per i mutui a tasso variabile, la cui rata potrebbe scendere ulteriormente.

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