Eni, recupero in cerca di conferme

Il attesa del prossimo meeting dell’Opec (in calendario il prossimo 17 settembre a Vienna) in cui si vedrà se il Cartello riuscirà a smuovere con decisione le quotazioni del petrolio dal trading range in cui stazionano ormai da circa un mese, Eni rialza la testa in scia alla possibile acquisizione degli asset norvegesi da ExxonMobile.

Il quadro tecnico di Eni

Dal punto di vista tecnico il titolo Eni sta disegnando una sorta di movimento a “V” dopo il rimbalzo dal supporto statico di lungo termine posto a ridosso dei 12 euro. Una dinamica che ha già spinto i corsi a incrociare al rialzo prima a quota 13,40 la media mobile a 21 sedute e poi a 13,90 euro l’anoga media a 50 giorni.

Per proseguire nell’uptrend e completare il movimento a “V”, il cui tartget ultimo è individuabile a quota 15, il titolo dovrà però prima superare anche la trendline discendente di medio termine, ora a 14 euro. Oltre, i successivi target diventerebbero 14,50 prima, 15 poi e ancora in zona 15,50. Essenziale però posizionare uno stop loss a 13,40 euro.

Alla quotazione attuale Eni vanta un rendimento del dividendo del 6% e un P/E limitato a 14,64.

Eni

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