Eni, rendimento del dividendo al 9,6%. Il titolo è un affare?

Eni, oggi in forte recupero dopo lo scivolone di ieri in scia al recupero delle quotazioni del petrolio Wti e Brent e dell’azionario mondiale, segna ancora un ribasso del 36% a 12 mesi. I corsi infatti, osservando il grafico sottostante elaborato su base mensile, stanno provando a rimbalzare dopo il test del supporto statico di lunghissimo termine in area 8,09 euro (livello che non toccava dal 1997).

Eni rappresenta un possibile “affare” a questi livelli?

Ovviamente è estremamente difficile dare una risposta certa data l’ancora alta volatilità di Piazza Affari a causa delle conseguenze della diffusione del Coronavirus e della diatriba tra Russia e Arabia Saudita all’interno dell’Opec Plus in relazione al petrolio.

Di certo c’è però il fatto che, a patto che le Borse e il greggio proseguiranno nel recupero, il titolo ha buone chance tecniche di proseguire nella ripresa e che, soprattutto, al livello attuale il rendimento del dividendo è del 9,6%, tra i più alti in Europa nel panorama delle blue chip.     G.R.

L’andamento nel lungo termine a Piazza Affari (grafico su base mensile)

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